GLAUCOMA PRIMARIO AD ANGOLO APERTO
(POAG)
L’occhio presenta al suo interno un liquido, simile all’acqua, chiamato Umore Acqueo. Questo fluido ha un ruolo chiave: garantisce nutrimento alle strutture intraoculari e da sostegno al bulbo oculare. La sua omeostasi viene mantenuta mediante la regolazione del rapporto tra la quantità di umore acqueo prodotta e quella drenata via dall’occhio. Questo flusso ha luogo grazie alla presenza del Sistema Trasecolare e del Canale della Radice dell’Iride e del Corpo Ciliato.
Quando l’equilibrio tra questi due flussi viene alterato può instaurarsi una condizione di aumento della pressione intraoculare, dando origine al Glaucoma Primario ad Angolo Aperto (POAG). Si tratta della variante più diffusa di glaucoma ed è dovuto ad alterazioni funzionali del Sistema Trasecolare: questo, in poche parole, non è più in grado di drenare efficacemente l’umore acqueo prodotto. Questo porta all’incremento della Pressione Intraoculrae (IOP), considerata causa scatenante della compressione del nervo ottico che progressivamente degenera. La conseguente compromissione della funzione visiva è cosa purtroppo nota.
Chi ne è affetto, in genere, non avverte alcun sintomo nelle prime fasi: questo fa sì che i danni procurati al nervo ottico siano già rilevanti quando il paziente percepisce che qualcosa non va e si rivolge all’oculista.
Ecco perché è una manifestazione patologica subdola, cronica, che non da segni eclatanti ma che avanza lentamente. Negli stadi iniziali si osserva la riduzione graduale del visus periferico, dovuta alla iniziale sofferenza del nervo ottico: man mano che progredisce il nervo viene sempre più compromesso, fino alla sua distruzione completa, che porta a cecità.
GLAUCOMA PRIMARIO AD ANGOLO CHIUSO
E’ una manifestazione Acuta. Si presenta quando l'angolo formato da iride e cornea è troppo stretto. In questa condizione l’umore acqueo non riesce a raggiungere il Sistema Trabecolare di deflusso perché l'Iride, addossandosi lentamente alla cornea, ostruisce completamente il passaggio.
Tale situazione si verifica in genere in sede di dilatazione della pupilla, e quindi: permanenza al buio, improvvise emozioni, uso di farmaci (quelli usati per curare patologie della prostata, per attenuare le cinetosi, gli antidepressivi, i midriatici), l'uso di sostanze quali la caffeina (caffè, the, Coca-Cola), etc…
L'attacco acuto è caratterizzato da un violento dolore nella regione orbitaria, spesso associato a cefalea, disturbi della visione, nausea e vomito. Se non si risponde con un adeguato e tempestivo trattamento si rischia una notevole ed irreversibile compromissione della funzione visiva.
GLAUCOMA SECONDARIO
E’ conseguenza di altre patologie oculari o generali in corso; non dipende quindi dal funzionamento del sistema di deflusso dell'umore acqueo.
Glaucoma a Pressione Normale
Progredisce nonostante la pressione intraoculare sia entro limiti apparentemente normali. Si ritiene che tale forma di glaucoma sia da mettere in relazione ad uno scarso apporto di flusso sanguigno al nervo ottico, che provoca l'atrofizzazione delle fibre nervose.
Glaucoma Pigmentario
Solitamente ereditario, è caratterizzato alcuni frammenti dell'iride che, trasportati dall'umore acqueo, vanno ad ostruire le fessure del trabecolato dalle quali fuoriesce il liquido.
Sindrome Di Esfoliazione
Colpisce il cristallino ed è spesso causa di glaucoma: alcuni strati del cristallino si sfaldano ed i vari frammenti si depositano sul trabecolato, otturandone le fessure, o vanno ad ostruire l'angolo tra iride e cornea.
Glaucoma Congenito
Anomalia congenita dell'angolo di drenaggio. Il bambino presenta un'eccessiva lacrimazione e una forte sensibilità alla luce, un ingrossamento del globo oculare e un'opacità della cornea. Questa condizione deve essere trattata subito dopo la nascita da specialisti in questo settore.
POAG e ALIMENTAZIONE
La seconda causa di cecità mondiale per gli esseri umani è glaucoma, la cui forma più diffusa è il POAG (Glaucoma Primario ad Angolo Aperto). Come detto poco più su, questo glaucoma è caratterizzato dall’innalzamento cronico della Pressione Intraoculare (IOP), dovuta alla degenerazione delle fibre del sistema trasecolare, non più capaci di garantire il corretto equilibrio tra produzione e drenaggio dell’umore acqueo nell’occhio. E’ una patologia degenerativa, perciò la diagnosi precoce è fondamentale per limitare o addirittura scongiurare il rischio di danni alla vista irreversibili.
Una prevenzione adeguata, contemporaneamente, rappresenta una preziosissima arma per bloccarne l’esordio o rallentarne il decorso. Perché? Ora lo vediamo.
Iniziamo dai nostri cari Omega-3 ed Omega-6. Si vede che ci sono affezionato: saltano fuori in ogni discorso! Che centrano con la pressione dell’occhio?
Beh, tanto per cominciare sono fondamentali per la loro funzione strutturale, dato che garantiscono le condizioni ottimali per la salute delle membrane cellulari delle strutture oculari.
Producono, inoltre, metaboliti che regolano attivamente l’omeostasi dell’umore acqueo: questo vale sia per l’Acido Arachidonico (Omega-6) che EPA e DHA (Omega-3).
Tanto per approfondire un pochino… dall’Acido Arachidonico il nostro organismo produce la PGF2α, che è una Prostaglandina in grado di regolare il flusso in uscita dell’umore acqueo. Un riscontro nel quotidiano; il Latanoprost, farmaco attualmente impiegato in oculistica (Xalatan®), è appunto l’analogo sintetico di PGF2α usato nella terapia del POAG. Favorendo il deflusso uveosclerale, attraverso la radice dell’iride e del corpo ciliato, questa molecola è in grado di ridurre del 30% la pressione intraoculare sia nei soggetti sani che in quelli malati,. Questo è solo un esempio: anche da EPA e DHA il nostro organismo produce sostanze capaci di incrementare il drenaggio attraverso il sistema trasecolare.
Questi Acidi Grassi Polinsaturi giocano anche un ruolo chiave nella produzione dell’umore acqueo stesso, garantendo il corretto posizionamento e funzionamento delle pompe ioniche transmembrana coinvolte in questo processo. Più studi scientifici dimostrano chiaramente come sia complesso il ruolo di questi micronutrienti. Una carenza di Omega-3 può comportare riduzione dell’attività delle pompe ioniche che producono l’umore acqueo. Questo porta alla riduzione della produzione dell’umore stesso e, quindi, alla apparente riduzione dell’IOP. In realtà tale deficit riduce contemporaneamente il drenaggio dell’umore per mezzo del sistema trasecolare, (sopra si diceva appunto che gli Omega-3 favoriscono il drenaggio): dato che quest’ultimo meccanismo prevale sul precedente quello che risulta è che si ha accumulo di liquido, aumento presso rio e probabile insorgenza di POAG in soggetti predisposti.
Non siete convinti?
Sono stati presi in esame i livelli degli acidi grassi della serie omega-3 ed omega-6, sia nel sangue che nelle membrane cellulari, in soggetti affetti da POAG. Confrontando i risultati ottenuti con quelli di individui sani, provenienti dalla stessa area geografica (ergo: alimenti disponibili simili!) è stato visto che nei malati di POAG i livelli di Omega-3 erano estremamente bassi, con deficit del 50% di EPA e del 21% di DHA. I livelli di omega-6, invece, erano nettamente superiori ai valori medi. Dato che nei pazienti sani non sono state osservate queste carenze, il ridotto apporto alimentare di omega-3 ne è certamente la causa.
Se non dovesse bastare, è stato dimostrato che i soggetti abituati a consumare abitualmente alimenti ricchi di Omega-3 riescono a controllare meglio i valori pressori intraoculari, rientrando a volte entro i limiti fisiologici anche senza interventi farmacologici. Questo effetto è molto più marcato con l’avanzare dell’età dei pazienti… quindi, se ci ricordiamo che questi micronutrienti sono fondamentali anche per prevenire le degenerazioni maculari legate all’età, si capisce l’importanza della questione!
Esiste però anche un altro nemico: lo STRESS OSSIDATIVO! Questo è come il prezzemolo, sempre in mezzo a far danni ovunque!
E’ noto in letteratura che la condizione di eccessivo stress ossidativo possa essere causa di modificazioni anatomiche e funzionali a livello del Sistema Trasecolare, tali da essere paragonabili a quelle che si rilevano nel Glaucoma. La buona notizia, però, è che queste alterazioni possono essere facilmente contrastate e minimizzate sia farmacologicamente che mediante l’uso di analoghi delle prostaglandine che, come si diceva il nostro organismo produce a partire dagli Omega 3 e 6.
Non si scappa: la prevenzione, anche qui, può fare la differenza!
NOTA: LA BIBLIOGRAFIA DA CUI HO TRATTO QUESTE NOTIZIE CONTA CIRCA UNA VENTINA DI ARTICOLI. PER RAGIONI DI SPAZIO NON LI HO PUBBLICATI, MA SE QUALCUNO DESIDERA APPROFONDIRE SCRIVETEMI PURE E VE LI INVIERO' DIRETTAMENTE.
NOTA: LA BIBLIOGRAFIA DA CUI HO TRATTO QUESTE NOTIZIE CONTA CIRCA UNA VENTINA DI ARTICOLI. PER RAGIONI DI SPAZIO NON LI HO PUBBLICATI, MA SE QUALCUNO DESIDERA APPROFONDIRE SCRIVETEMI PURE E VE LI INVIERO' DIRETTAMENTE.
UN ANEDDOTO.
Ho avuto modo di conoscere un giovane ricercatore di Bologna che mi ha raccontato la sua avventura col Glaucoma. In pratica, questo ragazzo è stato per un paio di anni in Germania per lavorare a un progetto di ricerca. Lì aveva scoperto che le aringhe affumicate gli piacevano da matti e, per due anni, ha preso a consumarle regolarmente. Quando è tornato in Italia, nel giro di alcuni mesi, ha avuto un brusco peggioramente della vista. Diagnosi: Glaucoma ad Angolo Aperto. L'esordio e la progressione sono stati molto bruschi, contrariamente a quanto avviene normalmente. Da un confronto fatto con questo ricercatore è emerso che unica variabile di questi ultimi tempi è stata la dieta. Possibile spiegazione: mentre era in Germania, il consumo abituale di peesce azzurro gli ha permesso di mantenere sottocontrollo la pressione intraoculare, facendo sì che lui non si potesse rendere conto le stava instaurandosi una forma di Glaucoma silente. Tornando in italia è ventuto a mancare questo controllo e, esaurite le "scorte" di omega-3 fatte in germania, è precipitata la crisi pressoria.
Oltre a complimentarmi per il blog, che ho appena scoperto, volevo chiederti se potevi dare qualche indicazione "da farmacista" circa gli eventuali integratori di omega 3 più adatti (se esistono, o piuttosto se ritieni anche tu che sia meglio cercare di assumerli col cibo..); ho cercato in rete, ma è davvero difficile orientarsi..
RispondiEliminaGrazie!
Ciao! Grazie per i complimenti e per aver scritto. Allora, oltre che suggerirti di consumare quanto più pesce azzurro puoi, arricchendo il tutto con frutta e verdura assolutamente di stagione, posso dirti che come anticipavi tu è bene assumere gli integratori durante i pasti. In questo modo limiti i possibili fastidietti dovuti ai componenti degli integratori: se ad esempio prendi una perla di omega 3 la sera, magari dopo cena, è possibile che quando vai a letto ti torni su l'olio algale presente nell'integratore.... e non è piacevole, perchè avere a letto degli effluvi al sapore di olio di fegato di merluzzo non è il top!!!!
RispondiEliminaSe vuoi dare un occhiata questa azienda produce ottimi prodotti per coadiuvare trattamento e prevezione del glaucoma. Io in farmacia spesso consiglio proprio il Kronek60 (http://www.oogroup.it/glaucoom/int_kronek60.html) aòternato a cicli di Maxiven Crono (http://www.oogroup.it/bioos/int_maxiven_cromo.html).Non è con finalità promozionale che faccio questo. Sono due ottime formulazioni e puoi usare gli ingredienti come base per sceglierne anche di analoghi. Chiedi al tuo medico un parere, magari sottoponendogli questi nomi: lui ti conosce bene e saprà confermare o sostituire il prodotto giusto a seconda delle tue esigenze!
Noterai che il Maxiven è suggerito per la retinopatia diabetica. I componenti sono molto utili per preservare la funzionalità generale delle strutture nervose e vascolari dell'occhio, pertanto, sulla base di quanto è scritto in letterautra scientifica, è indicato anche per le problematiche e sofferenze nervose da glaucoma. In alternativa Il prodotto ENNE3 di NUTRAGENIKA srl è un validissimo aiuto, in quanto ha un cocktail ad alto dosaggio di omega 3 (EPA e DHA) più ASTAXANTINA e Vitamine antiossidanti!!! Ottimo prodotto, che ho usato piu volte... forse un pochino costosetto e non sempre di facile reperibilità (http://www.nutragenika.it/prodotti.html).
RispondiEliminaVeramente molto gentile e competente: grazie mille!! In realtà i medici, per mia esperienza personale sono piuttosto diffidenti verso gli integratori (mio marito è medico...) e a tal proposito volevo approfittare ancora delle tue competenze per chiederti appunto qualche studio internazionale attendibile da sottoporgli (anche in lingua originale)in merito all'utilità degli omega 3 nel glaucoma (io ho l'rp e lui il glaucoma con pucker...bella coppia!! :-D)
RispondiEliminaApprofitto anche per complimentarmi (non montarti la testa però ;-) ) per il post di oggi sulla dieta..proprio un sacco di ricettine liffe..
In bocca al lupo per la tua retina!
Daniela
scrivimi al mio indirizzo personale (dhona@libero.it): sarò lieto di girarvi un documento scritto da con una trentina di riferimenti bibliografici. Vedo se riesco a pescare anche dei paper in pdf, in modo do risparmiare fatica.
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