PERCHÈ, PRIMA O POI, UNA CURA LA TROVANO... MA NEL FRATTEMPO DIAMOCI UNA MANO PER NON PERDERCI NELLA NOTTE

giovedì 24 febbraio 2011

VITAMINA A e LIPOFUSCINA

Invest Ophthalmol Vis Sci. 2008 Sep;49(9):3821-9. Epub 2008 May 30.

Accelerated accumulation of lipofuscin pigments in the RPE of a mouse model for ABCA4-mediated retinal dystrophies following Vitamin A supplementation. Radu RA et al - Department of Ophthalmology, University of California at Los Angeles School of Medicine, Los Angeles, California, USA.


CONCLUSIONS: Vitamin A supplementation should be avoided in patients with ABCA4 mutations or other retinal or macular dystrophies associated with lipofuscin accumulation in the retinal pigment epithelium.

[Traduzione]
CONCLUSIONI: La supplementazione di Vitamina A dovrebbe essere evitata nei pazienti con mutazioni di ABCA4 o portatori di distrofie maculari o retiniche associate a presenza di accumuli di Lipofuscina nell’epitelio pigmentato retinico.

Si conclude con queste parole l’articolo pubblicato dai ricercatori del dipartimento di Oftalmologia dell’Università della California.
C’è da aggiungere altro?
La Vitamina A è un prezioso MICRONUTRIENTE, e per tanto non deve mai mancare al nostro organismo. Nei soggetti portatori di mutazioni del gene ABCA4 o affetti da distrofia maculare o retinica non è il caso di ricorrere all’assunzione di integratori contenenti Vitamina A e Beta Carotene. Bastano le fonti alimentari.

Ad avvalorare questa tesi, oltre alle evidenze scientifiche e sperimentali citate dall’articolo, ci sono i dati relativi al trattamento con FENRETINIDE. Questo farmaco è un analogo sintetico del Retinolo: ha la capacità di rompere il legame tra Retinolo, appunto, e la proteina carrier (RBP) che ha la funzione di trasportalo nel sangue e ai tessuti.
Venendo a mancare tale legame ci sarà meno Retinolo circolante e, quindi, alla Retina arriverà meno Vitamina A.

Da uno studio su animale, in cui si somministrava Vitamina A ad alte dosi, il trattamento con Fenretinide ha evidenziato un netto rallentamento nella velocità di formazione e deposito della maledetta Lipofuscina. La conferma si è avuto contro placebo!

Insomma, è una prova del 9 se vogliamo.

Gli studi sono in corso, in diverse università nel mondo. Nell’attesa di altri risultati e di applicazioni all’uomo cerchiamo, come sempre, di conservare le nostre macule e retine meglio che possiamo.

PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19478335
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16303925

mercoledì 23 febbraio 2011

BASTA!!! INIZIAMO NOI A URLARE BASTA!!!

Lo so... 
Questo vorrebbe essere un mezzo di divulgazione scientifica e di supporto per chi lotta ogni giorno contro le degenerazioni maculari, ad ogni livello.

Ma tutto questo si basa sull'assunto che viviamo in un mondo umano, in cui la vita ha un valore altissimo . Un mondo dove uno strumento come un blog possa  essere uno spunto per non perdere la forza, faccendo da debole lumicino mentre insieme si brancola nella nostra indesiderata notte.

Quando poi succedono cose, come quelle che avvengono a due passi dalle nostre coste, tutto assume un senso diverso...
Quando le parole vengono fatte taciere con le armi, quando si fermano persone inermi con le bombe allora molto di quello che noi stiamo dicendo perde senso.

E perde senso, tragicamente, dal momento in cui siamo un paese amico di chi perpetra un genocidio.
Un paese che non si ribella nemmeno davanti a simili manifestazioni di brutale disumanità.
Qualche protesticola al tempo di Piazza Tienanmen...e poi il silenzio; zitti col Kossovo, in silenzio con la sanguinosa secessione Jugoslava, muti di fronte agli stermini Kurdi, compiacenti nello smembramento di questa che non è mai stata una nazione gloriosa ,ma che di glorioso ha solo una cosa: la vergogna! 

Ed è per questo che voglio postare questi link, perchè un'onda di sdegnosa rivolta possa generarsi e giungere dal fronte meno forte del nostro paese...
Coloro che avrebbero più bisogno di tutele e che, proprio per questo, non tollerano la stupidità dei nostri governanti si alzino e facciano sentire, in ogni modo possibile, la loro voce!

Nemmeno le atrocità e il sangue innocente versato ristabiliscono l'umana razionalità nel presidente del MIO consiglio, che non si vergogna nemmeno di dire, di fronte a tutto questo sangue: "non voglio disturbare l'assassino, perchè è già troppo impegnato!".

Se all'uomo manca l'umanità, a che serve curare le malattie?



Non fraintendetemi, vi prego: questa non è poòlitica! Non faccio propaganda! Sto parlando del mio paese, del paese per cui sono morti i nostri Nonni, i nostri Bis Nonni, parlo del nostro mondo, del sangue vero che viene versato e parlo di genitori che perdono davvero i figli e di figli che perdono davvero i genitori, perchè bombardati e passati a fli canna da fucile mentre manifestano in piazza!

martedì 22 febbraio 2011

MALATTIE RARE: ESENZIONI e BENEFICI

Nel nostro paese opera a Rete Nazionale Malattie Rare, organo creato dall’Istituto Superiore della Sanità allo scopo di offrire supporto ai pazienti affetti da malattie rare. Ci sono centri sparsi in tutta Italia, regione per regione. Per informazioni sui centri, per consultare la normativa regionale di riferimento o semplicemente per visitare la sezione dedicata ai centri di diagnosi e cura dal Centro Nazionale Malattie Rare potete cliccare qui 


o chiamare il Telefono Verde Malattie Rare al numero 800.89.69.49.

Tra le informazioni fornite è possibile conoscere l’iter da seguire per beneficiare delle esenzioni previste per chi è affetto da malattia rara. La legge, infatti, prevede che questi pazienti abbiano diritto di chiedere ed ottenere l’esenzione dai ticket e la possibilità di fruire gratuitamente delle necessarie terapie farmacologiche.

Ecco in breve cosa fare.

Per prima cosa la malattia va accertata e certificata.
Per essere riconosciuta come rara deve essere inclusa tra le patologie dell’Allegato 1 del DM 279/2001 (link). Questa è la condizione indispensabile affinché la persona affetta possa beneficiare delle esenzioni per le prestazioni sanitarie necessarie.

I Centri di Diagnosi e Cura (o presidi ospedalieri) della Rete Nazionale Malattie Rare sono le strutture regionali a cui rivolgersi: sono infatti queste che possono formulare la diagnosi di malattia rara rilasciando il certificato attestante la diagnosi di malattia rara.

Per trovare il centro più vicino basta cliccare qui: 


Selezionando la regione si accede all’elenco delle malattie rare, con relativa nota per l’esenzione da riportare in ricetta e con i riferimenti del presidio a cui fare riferimento. Nel caso in cui presso la propria Regione di residenza non vi siano centri specifici, ci si può rivolgere ad una struttura riconosciuta dalle altre Regioni.

I centri di diagnosi e cura erogano le prestazioni finalizzate alla diagnosi (comprese le indagini genetiche ai fini della diagnosi di malattia rara di origine ereditaria) in regime di esenzione e, una volta diagnosticata la malattia rara, provvedono anche alla formulazione del piano terapeutico appropriato. L'esenzione può essere richiesta per più malattie rare, se e quando presenti.

Dopo aver ottenuto il certificato attestante la diagnosi di malattia rara il paziente si deve rivolgere all'AUSL di residenza, a cui dovrà richiedere il certificato di esenzione per malattia rara.

Col certificato di esenzione il paziente può beneficiare delle prestazioni di assistenza sanitaria incluse nei livelli essenziali di assistenza (LEA).
Per le malattie rare non è riportato un elenco dettagliato delle prestazioni esenti: dato che sono malattie con quadri clinici molto diversi tra loro spesso richiedono prestazioni sanitarie differenti. Il medico specialista del Centro di diagnosi e cura dovrà scegliere, tra le prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza (LEA), quelle necessarie e più appropriate alla specifica situazione clinica, indicandole nel piano terapeutico per malattia rara del paziente.


MA COME SI FA A FRUIRE DELLE ESENZIONI?


Si ricorre alla classica ricetta rossa per le prestazioni in regime SSN nella quale il medico prescrivente dovrà riportare la nota relativa alla patologia di cui si è affetti.

Per effettuare esami e controlli ai fini del monitoraggio, dell’ evoluzione della malattia e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti, l’assistito dovrà rivolgersi ai centri di diagnosi della rete nazionale malattie rare identificati per la specifica patologia.

Le numerose Associazioni di pazienti di malattie rare presenti sul territorio sono un valido supporto per ricevere aiuto e informazioni sulle procedure particolari da seguire: non esitate a contattarle!


A CHI CHIEDERE INFORMAZIONI APPROFONDITE


Le informazioni sulle malattie rare e sulla relativa rete nazionale sono disponibili a questi link:


o contattando il Telefono Verde Malattie Rare (TVMR) 800.89.69.49

Questo numero è gratuito, anche dai cellulari, ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00.


IL MIO CASO



Io ho una diagnosi genetica per Malattia di Stargardt (nota esenzione RFG110), rilasciata dall’Ospedale Careggi di Firenze. In realtà al momento ho solo il referto dell’esame genetico fatto dalla Genetica del Careggi.

Ho chiamato il Numero Verde 800.89.69.49.

Una gentilissima operatrice mi dato le dritte necessarie.

Innanzitutto mi ha fornito il numero dei medici che fanno parte del Coordinamento Regionale per le Malattie Rare dell’Emilia Romagna (la mia regione).

Mi ha poi spiegato che avrei dovuto prendere contatti con l’Ufficio Malattie Rare della mia Ausl di competenza, ovvero Bologna. A questi avrei dovuto sottoporre la documentazione relativa alla mia malattia rara e , dopo gli adempimenti burocratici del caso, mi avrebbero infine rilasciato il tesserino sanitario riportante la nota relativa all’esenzione per patologia. 

Le ho spiegato che gli esami e la diagnosi provengono da un centro accreditato fuori regione: ha suggerito di chiedere direttamente all’Ausl se possono riconoscere e tenere valida questa certificazione o se è necessario farmi fare la documentazione dal presidio regionale di competenza. Io spero vivamente che possano tenere buona la già presente diagnosi: non ho voglia di fare di nuovo il pieno di fluoresceina endovena!

Ho poi chiesto se, unitamente alle esenzioni per i ticket sulle prestazioni sanitarie, fosse possibile anche beneficiare del rimborso per l’acquisto degli integratori per la vista che assumo. Non è per vezzo ipocondriaco che spendiamo soldi in integratori: la letteratura scientifica è zeppa di riferimenti e studi sui benefici effetti che queste formulazioni possono avere nelle degenerazioni maculari.

Mi ha detto che, innanzitutto, è necessario che lo specialista che mi ha in cura rediga un regolare Piano Terapeutico in cui viene riportata la terapia di integrazione prescritta.
In seconda istanza, è necessario verificare che la regione di appartenenza abbia previsto e stanziato fondi per coprire queste spese.
Se queste due condizioni sono verificate, sempre dall’ausl di competenza si potranno avere le informazioni relative alla modalità per fruire dei rimborsi.

Io ho scritto alla mia Ausl che, tempestivamente, mi ha risposto fornendo tutti i riferimenti del responsabile dell’ufficio malattie rare. A questi ho inviato la documentazione sanitaria in mio possesso.

Appena avrò risposta aggiornerò questo racconto.

A presto….

mercoledì 16 febbraio 2011

VITAMINA A

Vorrei spendere due parole su questa importante vitamina, ma mi vorrei soffermare su alcuni aspetti forse poco noti ai più, senza dilungarmi troppo sulle sue virtù che ben conosciamo.


 
La Vitamina A, inclusi i suoi analoghi e precursori come il Beta Carotene per esempio, è una molecola lipofila: questa sua caratteristica permette all’organismo di poterla accumulare, in particolare a livello del fegato. Qui subisce anche le varie trasformazioni  che, per esempio, la convertono in 11-cis-retinale, una nostra vecchia conoscenza.
Se assunta secondo le dosi consigliate e raccomandate (5.000 – 8.000 UI al giorno, con dose massima di 10.000 UI/die) ha un potente effetto antiossidante, particolarmente marcato a livello delle mucose. E’ un micronutriente davvero importante per lo sviluppo, la crescita e il mantenimento dell’organismo. Ma, anche qui, la parola d’ordine è EQUILIBRIO.
Purtroppo, specialmente nel nostro mondo di retinopatici, può capitare che ci si possa mettere in condizioni di assumere eccessive quantità di questa vitamina: è parecchio diffusa negli integratori che utilizziamo, sia come Retinolo che come Beta Carotene. L’idea che faccia bene alla vista fa automaticamente pensare alla necessità di non farla mancare mai. Fino ad un certo punto questo ha un senso, ma il pericolo di ipervitaminosi è in agguato.
L’accezione comune che le vitamine non possono che fare bene deve essere riveduta!


La vitamina A, in particolare, può avere effetti tossici non trascurabili, in caso di abuso.

La tossicità può essere:
-acuta: rara, si ha in seguito ad ingestione di dosi enormi.
-cronica: molto più diffusa, si verifica in caso di prolungato abuso.

Nei casi di intossicazione acuta i sintomi sono principalmente epatici (colestasi, fitte), si avverte forte mal di testa, si può avere nausea o forte vomito, mal di schiena e diplopia. Possono aversi anche danni alle mucose ed edemi, specie a livello oculare. Ma, chiaramente, se ne deve prendere una dose da elefante! In genere il trattamento sanitario di emergenza risolve l’emergenza e, in questi casi, il pericolo si può contenere abbastanza agilmente.
L’intossicazione cronica, invece, è nettamente più subdola e potenzialmente pericolosa.  Si ha, ad esempio, per assunzione di dosi superiori alle 20.000 UI/die per periodi molto prolungati (4 – 6 anni). Si possono avere disturbi e danni epatici (fino a fibrosi o cirrosi), disturbi e dolori alle ossa, osteoporosi, alterazioni della vista (abbagliamento, annebbiamento, visione sdoppiata), disfunzioni sessuali, mal di testa, disturbi gastroenterici, affaticamento, aumento della pressione intracranica, alterazioni dell’umore,  perdita di capelli, dermatiti, seborrea, ginecomastia, etc…
Ora, questo è l’elenco dei potenziali effetti di un forte abuso cronico di vitamina a… niente allarmismi, ma orecchie dritte!
Uno studio americano ha dimostrato, tra l’altro, che sebbene i Carotenoidi e il Retinolo a basse dosi siano potenti antiossidanti, quando presenti in grande eccesso si comportano in modo opposto: diventano sostanze pro-ossidanti, contribuendo a generare radicali e specie ossidanti, dannose per il DNA e per le nostre precarie Retine. 
Questo discorso è da estendere anche agli altri due famosi e stra-utilizzati antiossidanti: è dimostrato che nei forti fumatori, e in chi è esposto professionalmente alle polveri, un eccessivo uso di Vitamina A, C, E e di Beta Carotene aumenta l’incidenza di tumore al polmone rispetto a chi non prende eccessive dosi di antiossidanti.
Questo riscrive un pochino le regole della questione, ma purtroppo i media e le aziende farmaceutiche stanno facendo orecchie da mercante, continuando a far passare il messaggio che bisogna integrare sempre e comunque…
Ultima considerazione da fare riguarda le concentrazioni esigue di Retinolo e Beta Carotene a livello maculare: ve ne sono quantità trascurabili, in condizioni fisiologiche. Quindi, almeno per la salute della retina, non è necessario eccedere nell’integrazione.
Si capisce da tutto questo perché è importante scegliere accuratamente il tipo di alimentazione e integrazione da seguire.
Facciamo un possibile esempio:  sapendo che il fegato fa bene alla vista ho l’abitudine di mangiare il fegato di pollo 3 volte alla settimana. Magari contemporaneamente prendo un complesso multivitaminico che contiene Vitamina A o Beta Carotene: me l’ha prescritto il mio oculista, ignaro del mio vizio alimentare. Che ne  dite? Una ricetta perfetta per iniziare a rischiare.
Sarò un brontolone ripetitivo…. ma anche per assumere un semplice integratore è fondamentale ricorrere alla consulenza di specialisti o almeno di addetti ai lavori, come noi farmacisti, senza fare da soli.
Ne va della nostra salute, o credete che esagero?
Per questo, in caso di dubbio, chiamate il medico, rivolgetevi al vostro farmacista, scrivetemi sul blog… 
Già abbiamo le nostre gatte da pelare: meglio un dubbio in meno che un fastidio in più!






NOTE BIBLIOGRAFICHE: PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE!
Vitamina A: azione pro-ossidante (qui ci sono molti riferimenti all'azione proossidante delle vitamine A, C ed E in sovradosaggio).

A questo simpatico e utile link potete ricorrere per sapere il contenuto di Retinolo dei principali alimenti. Sono in ordine decrescente, da quello che ne contiene di più a quello che ne ha meno!

martedì 15 febbraio 2011

CAROTENOIDI MACULARI

Come dicevo nel precedente post, nella macula di retinolo, beta carotene e Licopene ce n’è poco pochino.
E allora com’è la storia?
La storia è che, in realtà, ci sono sostanze che sono cugine della Vitamina A e che qui hanno un loro specifico significato. Entriamo in dettaglio….
La macula, l’abbiamo vista mille volte in foto, ha una tipica colorazione giallo-ocra.


 Questo colore è dovuto principalmente alla presenza di due pigmenti: Zeaxantina e Luteina.
La Zaexantina, lo dice il nome, è un pigmento giallo presente nel mais e non solo: si ritrova anche nel tuorlo dell’uovo, nei peperoni gialli e rossi, nel mango, nel succo d'arancia, ma dove è molto abbondante sono i cibi vegetali quali spinaci, broccoli, radicchio rosso, piselli verdi, crescione etc.
La Luteina, invece, altri non è che l’isomero strutturale del precedente Carotenoide, differisce per la posizione di alcuni legami nella molecola.
 
Spesso, dato che si tratta di isomeri, vengono indicati insieme come miscela sotto il nome di Meso-Zeaxantina… giusto perché noi non abbiamo già le idee abbastanza confuse, ci si mettono pure i nomi!
Se clikkate su questo link trovate l’elenco degli alimenti, in ordine decrescente, che contengono questi Carotenoidi!
Ancora una volta, come vedete dall’elenco del sito su indicato, sapendo quali alimenti scegliere per la nostra dieta quotidiana l’uso degli integratori si può limitare ai soli casi eccezionali: un bambino che non ne vuole sapere di mangiare verdure e pesce, un soggetto con malassorbimento intestinale, una serata di eccessi culinari, etc…
Tornando ai nostri amici giallastri, si tratta dei carotenoidi più abbondanti a questo livello. A differenza del sangue, del siero e degli altri tessuti, nella macula non si osserva praticamente la presenza di Beta Carotene o Licopene, ma c’è un massiccio accumulo di Luteina e Zeaxantina.
Il motivo di ciò è da ricercare nel ruolo che questi pigmenti svolgono a livello maculare. Hanno, infatti, importantissime funzioni protettive nei confronti dell’azione dei radicali liberi: agendo come trappole, catturano i radicali e bloccano l’azione dannosa di queste molecole reattive, riuscendo a prevenire l’apoptosi dei fotorecettori indotta dallo stress ossidativo.
Non da meno hanno la capacità di proteggere i fotorecettori dall’azione dannosa della luce blu Visibile ed UV e, filtrando la componente blu della luce solare, riescono a migliorare il contrasto nella visione diurna.
La luce blu, come dicevo nel post relativo al meccanismo molecolare della Stargardt, è responsabile dell’atrofizzazione dell’Epitelio Pigmentato Retinico (EPR), dato che porta alla formazione di sostanze tossiche per il tessuto retinico (epossidi): Luteina e Zeaxantina, filtrando queste lunghezze d’onda, proteggono i fotorecettori e l’EPR da questa degenerazione.
Una carenza di tali micronutrienti è stata correlata ampiamente con l’aumento del rischio di patologie degenerative maculari,  soprattutto legate all’età: esistono, infatti, numerosi studi scientifici che dimostrato gli effetti positivi della supplementazione di Luteina e Zeaxantina, soprattutto se in associazione con adeguate quantità di antiossidanti (Vit. C ed E) e Omega 3 (EPA e DHA), andando a costituire uno dei più efficaci strumenti in nostro possesso nella prevenzione delle degenerazioni maculari.
Come si dimostra ancora una volta: la prevenzione rappresenta al momento uno strumento fondamentale.
Recentemente, negli integratori più nuovi, sta comparendo sempre più frequentemente l’Astaxantina. Nulla di nuovo, è la sorella della Zeaxantina ed è prodotta dalla microalga unicellulare Haematococcus pluvialis, oppure estratta dall’ antartico Krill Euphausia Superba. Questa molecola ha la funzione di fornire fotoprotezione all’alga e, come effetto secondario, le da un colore rossastro. E’ la sostanza responsabile del colore rosato del carapace dei gamberi (che si nutrono dell’alga) e dei fenicotteri rosa (che mangiano i gamberi).

Al momento non mi risultano studi in letteratura che stabiliscano differenze marcate tra la Zea e l’Astaxantina, quindi per quel che mi riguarda una vale l’altra, anche se essendo la Zeaxantina naturalmente presente nella macula, io opterei per questa. Quello che però conta è che noi ne dobbiamo assumere le necessarie quantità, mediante dieta o supplementazione a seconda dei casi, ma non deve mancare!

Un po’ di numeri.

In genere Luteina e Zeaxantina si ritrovano in concentrazioni rispettivamente di 10 mg e 2 mg. In letteratura è stato evidenziato che tra i 10 e i 20 mg di Zea+Luteina sono una dose sicura ed efficace per una ottimale prevenzione.
Ora, considerato che gli alimenti che le contengono sono generalmente presenti sulle nostre tavole, la dose presente nei comuni integratori è più che sufficiente a colmare eventuali carenze, salvo che il vostro specialista o nutrizionista non reputi necessaria un’adeguata integrazione.

Anche qui, per chi volesse approfondire:

venerdì 11 febbraio 2011

NORMATIVA E AIUTI PER RETINOPATICI


AVEVO PENSATO DI PUBBLICARE UN POST RIGUARDANTE LEGGI E NORME CHE REGOLAMENTANO GLI AIUTI E LE ESENZIONI RIVOLTE AI NON VEDENTI E AGLI IPOVEDENTI, EMANATE E VIGENTI NELLA NOSTRA ITALIA. IN REALTÀ I RAGAZZI DELL’ASSOCIAZIONE RETINA CAMPANIA ONLUS HANNO GIA' PUBBLICATO SUL LORO SITO UNA NUTRITA ED AGGIORNATA SEZIONE CHE TRATTA QUESTI ASPETTI, PER CUI SEGNALO A TUTTI IL LINK SOTTOSTANTE COME RIFERIMENTO.


mercoledì 9 febbraio 2011

VIVA L'ITALIA!

...E VIVA LA RICERCA!


RAGAZZI....TENETE LE VOSTRE RETINE SANE E FATE QUANTA PIU' PREVENZIONE POTETE, PERCHE' SPERARE DI RIVEDERE L'ALBA NON E' PIU' SOLO UN SOGNO.....

mercoledì 2 febbraio 2011

OCCHIALI PROTETTIVI

Lo spettro della luce è qui sotto esemplificato.




E’ composto da diverse regioni; quella che noi chiamiamo  comunemente Luce, e le sue vicine, sono:

·       Raggi Ultravioletti (UV): compresi tra i 100 e i 400 nm, sono cosi chiamati perche si trovano nella regione spettrale che precede il Blu del visibile.  Hanno elevata energia: sono quelli che causano i danni più gravi alla pelle, riuscendo a penetrare a fondo l’epidermide e raggiungendo perfino il DNA delle cellule cutanee;

·       Luce Visibile (VIS): compresa tra i 400 e i 780 nm., comprende tutte le sfumature cromatiche dal Blu profondo al Rosso intenso;

·       Raggi Infrarossi (IR): si trovano a lunghezze d’onda successive al Rosso del visibile (oltre i 780nm). Hanno energia meno elevata degli UV e della luce visibile, ma hanno un elevato potere termico, tant’è che per cuocere il Kebab si usano potenti lampade IR.

Le radiazioni di cui dobbiamo preoccuparci, noi portatori della versione farlocca di ABCA4, sono i Raggi UV e la regione VIS del Blu, ovvero lo spettro compreso tra  300 e 500nm.
A questo scopo esiste in commercio una vasta gamma di occhiali con lenti protettive e filtranti, pensate e realizzate appositamente per le esigenze delle varie retinopatie. Spesso sono anche colorate e polarizzate, permettendo di migliorare il contrasto delle immagini percepite e riducendo i disturbi dei fenomeni di abbagliamento, ad esempio. Non essendo giocattoli vanno assolutamente consigliati da specialisti, in funzione delle specifiche necessità individuali.

Vi presento, ora, due dei miei più utili ausili quotidiani. Sono entrambi occhiali con lenti graduate per miopia, con correzione +3.50.


Il primo paio mi è stato prescritto dal team dell’Ambulatorio Ipovisione del Careggi di Firenze: sono questi qui sotto, con le lenti arancioni.




Montano lenti FATIF con taglio a 511nm. Io ho optato per la versione con polarizzazione light: li scurisce un pochino, ma mi permette di usarli con efficienza durante la guida in caso di cielo nuvoloso o nebbia. In particolare, con la nebbia mi aumentano la visibilità: ad esempio se è a 50mt a occhio nudo, con queste lenti si arriva a 80/100mt. Fantastico!

Filtrando gli UV e buona parte delle radiazioni visibili Blu alterano un pochino i colori: il blu si vede come grigio/nero, il resto assume toni seppia caldi, tant’è che sembra di vivere in un film anni ’20!
Ecco come ci si vede.


 Senza occhiali




Con lenti Fatif





Sono spettacolari.
Oltre che nella guida, li uso più che altro al lavoro, per limitare i fastidi delle luci alogene che illuminano a giorno il mio bancone da farmacista.
Unica cosa di cui forse un po’ mi pento è aver fatto la polarizzazione: non riesco ad usarli di sera, ma preferisco poterne disporre per guidare.

Altro ausilio molto utile sono questi OAKLEY qui sotto. Me li ha consigliati un bravo ottico di Bologna. Hanno lenti filtranti con taglio a 400nm.





Qui sotto ci sono le specifiche delle lenti che montano:

Lenti: Titanium Iridium® Polarized
Trasmissione Totale della luce Visibile (400-780nm): 12%
Trasmissione Totale della luce Blu(400-500nm): 4.4%
Indice Luminosità = 3 (giorno)

Sono lenti polarizzate ed hanno anche un trattamento a specchio (Iridium), capace di schermare ulteriormente gli UV e ridurre i riverberi della luce intensa.

Questi occhiali hanno due particolarità:

1.                la montatura è avvolgente, perciò chiude letteralmente la possibilità di percepire la luce diretta dai lati. Non è male e, al momento, mi risulta che solo la OAKLEY produca lenti con simili curvature, montabili quindi su montature avvolgenti. Oh, l’aspetto non è tutto, ma se si riesce a curarlo non è male.
2.                Sembrano esageratamente scuri ma, in realtà, io li riesco ad usare anche quando il sole è del tutto tramontato. Sono davvero versatili: danno il loro meglio al sole, al mare e sulla neve, ma lavorano molto bene anche col cielo coperto e al crepuscolo.

Ecco come ci si vede attraverso.





con lenti Oakley





 senza lenti Oakley
La Fotocamera digitale non permette di apprezzare a fondo i pregi di queste lenti: come si vede, sembra quasi che non ci siano nemmeno. Quello che fa davvero la differenza è che riducono molto l’intensità della luce percepita, senza peggiorare la qualità della visione. Come dicevo, li riesco ad usare tranquillamente anche dopo il tramonto. Inoltre, come un pochino si vede dalla fato, aumenta notevolmente il contrasto e i colori diventano più netti, nitidi, vivi...insomma, il mondo sembra più bello, a mio avviso.

Tutti questi oggetti hanno però un grossissimo difetto: il costo. Li ho pagati entrambi circa 450€, ma ne è valsa davvero la pena.

Un consiglio: nel caso decideste di fare simili acquisti fateci anche l’assicurazione furto/danneggiamento. Dura due anni e costa una trentina di euro. Visto quanto costano è il caso di pensarci…


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