PERCHÈ, PRIMA O POI, UNA CURA LA TROVANO... MA NEL FRATTEMPO DIAMOCI UNA MANO PER NON PERDERCI NELLA NOTTE

domenica 26 febbraio 2012

TUTTI A TEATRO!

Atri Onlus ed il Lions Club Firenze Michelangelo

presentano

E VISSERO FELICI E SCONTENTI!
di Manuela Bollani
Mercoledì 7 Marzo 2012 – ore 21
al Teatro Puccini di Firenze (FI)

Perchè la guerra alle distrofie retiniche ereditarie si fa anche con uno spettacolo musicale!

Il Giorno è Mercoledì 7 Marzo 2012 alle ore 21:00.


Il luogo è il Teatro Puccini di Firenze.
 
Lo spettacolo è brillante, ironico, in cui il tragicomico mondo delle relazioni amorose è travolto da una spirale di momenti musicali e non solo. 


I personaggi, al tempo stesso umani e surreali, frustrati e speranzosi, insicuri e intraprendenti, vi accompagneranno a tempo di musica, rigorosamente dal vivo, nell'infinita ricerca del vero amore.


L'evento è finalizzato a raccogliere fondi per finanziare un assegno di ricerca per una biologa che, presso il reparto di diagnostica genetica dell'ospedale Careggi, si occupi di scoprire quali geni sono alla base delle distrofie retiniche ereditarie

 
Vista l'importanza regalate ad amici, parenti e clienti e regalatevi un invito a partecipare.

 
Il costo del biglietto d'invito è di Euro 20.

 
Per informazioni e prenotazioni
maddalenabertante@atritoscana.it


sabato 18 febbraio 2012

Ma la dignità dell'uomo, che valore ha?

Pubblico qui la lettera del Presidente Simone Vannini di ATRI Toscana onlus.

La grande differenza tra un disabile di 50 anni fa e un disabile di oggi, si pesa con un'unità di misura particolare: la dignità.

Il disabile ha man a mano acquistato dignità grazie alle varie leggi ed agevolazioni, che gli hanno permesso di entrare nel mondo del lavoro, di potersi istruire e di poter fare vita sociale: in poche parole di poter decidere e scegliere. Alla conquista di tale sacrosanto stato hanno contribuito, in maniera fondamentale, le varie forme di indennità.
Il loro scopo è quello di fornire un contributo economico a chi, per fare una vita quasi normale, è costretto ad usare alcuni artifizi, i quali hanno tutti dei costi. Dobbiamo spendere per muoverci, per informarci, per svolgere le normali azioni della vita quotidiana, tutta una serie di azioni che per i normodotati sono semplici e banali ma per noi, invece, che dobbiamo dotarci di ausili o di aiuto, diventano complicate se non possiamo permettercelo.
Da tutto questo si evince che le varie forme di indennità sono direttamente proporzionali alla dignità individuale e che qualsiasi variazione di valutazione o di percepimento andrà immancabilmente a ledere la dignità di ognuno di noi. Quindi, per cortesia, non permettete che si debba ritornare a chiedere anziché scegliere, ad assistere anziché partecipare… insomma di essere un essere umano anziché stare ad osservarli.

di Simone Vannini,
Presidente dell'Atri Onlus

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