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giovedì 22 agosto 2013

REALTÀ VIRTUALE AUMENTATA AL NOSTRO SERVIZIO


Sempre restando in tema di Hi TECH, ecco a voi un altro di quei gingilli che prima la fantasia, ed ora la tecnologia, potrebbero fare la differenza nelle nostre vite e visioni quotidiane.
Sto parlando sempre di occhiali e dintorni, ma questi sono davvero particolari.





Si tratta dei Google Glasses, ovvero di un paio di occhiali creati da Google per rendere interattiva ai massimi livelli l'integrazione della vita quotidiana con la virtualità aumentata del mondo tecnologico.
Una semplice e piuttosto classica montatura permette di avere sempre posizionato sulla periferia della retina un micro display trasparente, che permette di avere in sovrimpressione un monitor con tante funzioni.




Ora, questi occhiali sono stati progettati per la multimedialità del web e dei servizi ad esso connessi.
Ma provate a ripensarli programmati sulle necessità di un ipovedente. Potrebbe come minimo essere impiegato come navigatore per muoversi in tutta sicurezza, dato che potrebbe anche avere un dispositivo di prossimità che riveli la presenza di ostacoli. Usate l'immaginazione e vedrete quanto potrebbe esserci utile.

LENTI A CONTATTO ZOOM

Un team internazionale di ricercatori dello Swiss Federal Institute of Tehnology, con sede. losanna, in collabrozaione con la Univerty of California di San Diego sono riusciti a realizzare  le prime lenyi a contatto al mondo capaci di effettuare uno zoom da 2.8x.

Ora, se qualcuno pensasse che in fondo tre ingrandimenti scarsi siano ben poco beh, parlando per esperienza diretta posso affermare che avere modo di poter ingrandire oggetti e scritte anche solo del doppio rispetto alle dimensioni originali non è cosa trascurabile per chi ci vede poco.
Si tratta di lenti con una geometria a riflessione multipla, integrate con un filtro polarizzatore di superficie.



Sono realizzate in PMMA, un polimero impermeabile ai gas, e hannoun diametro di 8 millimetri, con uno spessore di 1 millimetro al centro e di 1,17 millimetri ai lati. Presentano due diverse regioni, detti percorsi ottici, indipendenti. Al centro della lente la luce passa normalmente garantendo la visione normale, mentre ai lati sono presenti del “riflettori asferici” che funzionano come piccoli telescopi a riflessione. In pratica quando la luce attraversa questa zona periferica viene riflessa quattro volte all’interno della lente, per poi essere proiettata nella periferia della retina, zona che sappiamo bene essere in genere ben conservata nelle degenerazioni maculari, senili o giovanili. Ma non è finita qui. I ricercatori hanno integrato il tutto con dei microspecchi in alluminio che hanno la duplice funzione di correggere le aberrazioni cromatiche ed ottimizzare al meglio la riflessione. 




Ma come si comanda lo zoom?

Moltomsemplicemente è grazie all'uso di occhiali polarizzati specifici, realizzati dalla Samsung. Mediante un filtro attivabile o disinseribile lo zoom può essere usato solomquandomserve.

Unico problema da risolvere è il polimero impiegato. Si sta lavorando per risolvere i problemi di diffrazione della luce che si hanno con i normali polimeri gas permeabili che normalmente sinusano per le lenti a contatto morbide. Sarebbero molto più confortevoli per gli utilizzatori e decisamente più stabili e di maggiore versatilità.... ma come sempre, basterà aspettare qualche tempo e, mi auguro, questi utilissimi ausili potrebbero entrare nella nostra quotidianeità.

Per chimvolesse approfondire ecco il riferimento, in lingua italianaLenti Zoom

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