Ciao a tutti.
Torno a scrivere dopo tanto tempo.
Anni di lunghi silenzi, ma credo sia il momento di tornare a scrivere.
Siete in tanti.
Siamo in tanti.
Molti di voi continuano a scrivermi in privato e per me è un privilegio poter essere di aiuto.
Per quello che posso e per quanto posso.
Il mio silenzio. E' stato principalmente dettato dal fatto che, a mio avviso, sulla malattia e sulla sua gestione ormai non avessi molto altro da aggiungere. Rispetto al 2010, quando creai questo blog, le cose oggi sono cambiate.
E per fortuna!
A suo tempo iniziai a scrivere di Stargardt perchè io stesso, dopo la diagnosi, non riuscivo a trovare nessuna notizia e nessun gruppo con cui confrontarmi.
Ma poi sono esplosi i social e la comunicazione e condivisione sono diventate più semplici. Tante persone con cui parlare e tante notizie dal mondo della scienza.
Nel corso degli anni, però, in tanti avete continuato a scrivermi chiedendomi di come si possa affrontare la vita con questa sfida, che tutti chiamiamo Stargardt. Ho cercato di rispondervi al meglio delle mie capacità e spero di essere stato di qualche aiuto.
La risposta a questa domanda tuttavia è semplice, ma al contempo per nulla facile: la vita va vissuta. Con i dovuti aggiustamenti, certo, ma senza farsi atterrire dalla paura di quello che non potrà più essere perché la Stargardt sta compromettendo un senso così importante per le nostre vite.
Ma la nostra storia, di esseri umani, di testardi e caparbi individui capaci di trasformare materie prime grezze in prodigi e di imbrigliare le forze della natura per usarle a nostro beneficio, ci insegna che nonostante gli imprevisti possiamo vivere ugualmente delle vite meravigliose.
E allora ho deciso di tornare a picchiettare sulla tastiera, cercando di raccontarvi il mio quotidiano, lasciando per un attimo da parte le speranze che nutriamo verso il mondo della ricerca e concentrandomi sul nostro ADESSO. Perchè noi stiamo vivendo ora, oggi... ADESSO!
E' in questo preciso istante che dobbiamo essere contenti, lavorando per trovare soddisfazione delle nostre esistenze.
Perciò, cari miei compagni di ventura... torneremo a sentirci piuttosto regolarmente.
Buon week end a tutti!
Ooo, meno male! Sei punto di riferimento per molti e ci farà piacere di leggere più spesso le tue notizie o racconti. Un caro saluto, Olivera di Trieste
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