Vorrei spendere due parole su questa importante vitamina, ma mi vorrei soffermare su alcuni aspetti forse poco noti ai più, senza dilungarmi troppo sulle sue virtù che ben conosciamo.
La Vitamina A, inclusi i suoi analoghi e precursori come il Beta Carotene per esempio, è una molecola lipofila: questa sua caratteristica permette all’organismo di poterla accumulare, in particolare a livello del fegato. Qui subisce anche le varie trasformazioni che, per esempio, la convertono in 11-cis-retinale, una nostra vecchia conoscenza.
Se assunta secondo le dosi consigliate e raccomandate (5.000 – 8.000 UI al giorno, con dose massima di 10.000 UI/die) ha un potente effetto antiossidante, particolarmente marcato a livello delle mucose. E’ un micronutriente davvero importante per lo sviluppo, la crescita e il mantenimento dell’organismo. Ma, anche qui, la parola d’ordine è EQUILIBRIO.
Purtroppo, specialmente nel nostro mondo di retinopatici, può capitare che ci si possa mettere in condizioni di assumere eccessive quantità di questa vitamina: è parecchio diffusa negli integratori che utilizziamo, sia come Retinolo che come Beta Carotene. L’idea che faccia bene alla vista fa automaticamente pensare alla necessità di non farla mancare mai. Fino ad un certo punto questo ha un senso, ma il pericolo di ipervitaminosi è in agguato.
L’accezione comune che le vitamine non possono che fare bene deve essere riveduta!
La vitamina A, in particolare, può avere effetti tossici non trascurabili, in caso di abuso.
La tossicità può essere:
-acuta: rara, si ha in seguito ad ingestione di dosi enormi.
-cronica: molto più diffusa, si verifica in caso di prolungato abuso.
Nei casi di intossicazione acuta i sintomi sono principalmente epatici (colestasi, fitte), si avverte forte mal di testa, si può avere nausea o forte vomito, mal di schiena e diplopia. Possono aversi anche danni alle mucose ed edemi, specie a livello oculare. Ma, chiaramente, se ne deve prendere una dose da elefante! In genere il trattamento sanitario di emergenza risolve l’emergenza e, in questi casi, il pericolo si può contenere abbastanza agilmente.
L’intossicazione cronica, invece, è nettamente più subdola e potenzialmente pericolosa. Si ha, ad esempio, per assunzione di dosi superiori alle 20.000 UI/die per periodi molto prolungati (4 – 6 anni). Si possono avere disturbi e danni epatici (fino a fibrosi o cirrosi), disturbi e dolori alle ossa, osteoporosi, alterazioni della vista (abbagliamento, annebbiamento, visione sdoppiata), disfunzioni sessuali, mal di testa, disturbi gastroenterici, affaticamento, aumento della pressione intracranica, alterazioni dell’umore, perdita di capelli, dermatiti, seborrea, ginecomastia, etc…
Ora, questo è l’elenco dei potenziali effetti di un forte abuso cronico di vitamina a… niente allarmismi, ma orecchie dritte!
Uno studio americano ha dimostrato, tra l’altro, che sebbene i Carotenoidi e il Retinolo a basse dosi siano potenti antiossidanti, quando presenti in grande eccesso si comportano in modo opposto: diventano sostanze pro-ossidanti, contribuendo a generare radicali e specie ossidanti, dannose per il DNA e per le nostre precarie Retine.
Questo discorso è da estendere anche agli altri due famosi e stra-utilizzati antiossidanti: è dimostrato che nei forti fumatori, e in chi è esposto professionalmente alle polveri, un eccessivo uso di Vitamina A, C, E e di Beta Carotene aumenta l’incidenza di tumore al polmone rispetto a chi non prende eccessive dosi di antiossidanti.
Questo riscrive un pochino le regole della questione, ma purtroppo i media e le aziende farmaceutiche stanno facendo orecchie da mercante, continuando a far passare il messaggio che bisogna integrare sempre e comunque…
Ultima considerazione da fare riguarda le concentrazioni esigue di Retinolo e Beta Carotene a livello maculare: ve ne sono quantità trascurabili, in condizioni fisiologiche. Quindi, almeno per la salute della retina, non è necessario eccedere nell’integrazione.
Si capisce da tutto questo perché è importante scegliere accuratamente il tipo di alimentazione e integrazione da seguire.
Facciamo un possibile esempio: sapendo che il fegato fa bene alla vista ho l’abitudine di mangiare il fegato di pollo 3 volte alla settimana. Magari contemporaneamente prendo un complesso multivitaminico che contiene Vitamina A o Beta Carotene: me l’ha prescritto il mio oculista, ignaro del mio vizio alimentare. Che ne dite? Una ricetta perfetta per iniziare a rischiare.
Sarò un brontolone ripetitivo…. ma anche per assumere un semplice integratore è fondamentale ricorrere alla consulenza di specialisti o almeno di addetti ai lavori, come noi farmacisti, senza fare da soli.
Ne va della nostra salute, o credete che esagero?
Per questo, in caso di dubbio, chiamate il medico, rivolgetevi al vostro farmacista, scrivetemi sul blog…
Già abbiamo le nostre gatte da pelare: meglio un dubbio in meno che un fastidio in più!
NOTE BIBLIOGRAFICHE: PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE!
A questo simpatico e utile link potete ricorrere per sapere il contenuto di Retinolo dei principali alimenti. Sono in ordine decrescente, da quello che ne contiene di più a quello che ne ha meno!