“Tia, hay
cosas en la vida que tiene que hacer. Esta es una de las!”
Amador,
Maggio 2016, Via Degli Dei.
L'ultima
tappa di questa gloriosa ed emozionante avventura riprende dal cippo che
ricorda i Sette Santi, che risaliti da Firenze crearono il Santuario di Monte
Senario. Con una staffetta le auto hanno riportato da Bivigliano tutti i
camminatori, fatta eccezione per me: insieme ad Elisabetta, infatti, dobbiamo
andare alla stazione di Vaglia, per recuperare Elena. E' arrivata col regionale
da Faenza e ci aspetta ansiosa di camminare con tutto il gruppo. Sono le 9:30
quando, incrociato il gruppo al Passo della Catena, ci mettiamo in marcia verso
la nostra ambita destinazione. Abbiamo anche degli ospiti speciali oggi: una
famiglia si è aggregata alla compagnia in cammino da Bologna. Il loro ragazzo
ha la Malattia di Stargardt, e grazie al mio blog eravamo da tempo in contatto.
E' per noi tutti un immenso onore poter avere queste persone vicino. Tutti
possono essere utili a tutti, perchè è solo grazie alla condivisione che si
affrontano le sfide della vita. E questo ha ancora più valore per un
adolescente, che vive in maniera turbolenta la propria realtà di ipovedente. E
come potrebbe essere altrimenti, in questa fase della vita così esplosiva,
appassionata e intensa?
Però, non me
ne vogliate, questa volta davvero vi lascio sulle spine.
In questa
giornata ne sono successe davvero tante.
Ci sono stati momenti di gioia immensa e di commozione profonda. I cuori
si lasciano andare quando sanno di poterlo fare, e vedere Firenze sotto di noi,
raggiunto un promontorio sulle colline che ci separano dal capoluogo, da il via
libera a tutti i sentimenti che abbiamo cercato di domare.
Il nostro
arrivo a Fiesole, tappa di chiusura ufficiale della Via dgli Dei, anche nota
come “La Bologna – Fiesole”, è concomitante con i 100 km del Passatore, una
maratona da Firenze a Faenza che ogni anno si svolge qui. Fiesole è blindata, e
noi siamo esausti. Decidiamo di prendere un bus per evitare i danni ai piedi
che gli ultimi 4 km di asfalto fino all’ostello potrebbero causare, ma il
traffico è fermo. Improvvisamente il nostro bus, fermo in un parcheggio, si
mette in moto. Corriamo per cercare di salire, ma bisogna fare i biglietti…e
siamo 25 e passa persone.
Ed ecco che,
ancora una volta, le persone e le istituzioni che rappresentano fanno la
differenza. Intervengono due assessori del Comune di Fiesole, che ci avevano
raggiunto in piazza per salutare il nostro arrivo. Fermano il bus ormai in
marcia, e mentre una parla al conducente, l’altra va a comprare tutti i
biglietti necessari. E lo fa di tasca propria. Onori a queste due donne!!!
Il resto è
storia, amici miei.
La sera si
festeggia al Circolo Culturale "Baragli" insieme ai ragazzi dell’Unione Italiana Ciechi
di Firenze. Niccolò Zappi, nella persona del Presidente, ha organizzato la
festa conclusiva dell’evento. Ci sono tutti, inclusi i nostri sponsor. Federica
di FONDA è pronta ad accoglierci a braccia aperte!
Festa,
emozioni e allegria sono il felice preludio di quello che sarà il momento più
triste. Per tutti. Questa frase è zeppa di contrasti, ma non è così la nostra
esistenza?
La nottata
passa. Liscia per alcuni, intensa per altri. C’è chi festeggia la meta
raggiunta, e fino all’alba resta al bar dell’Ostello 7Santi a bere. Beata
giovinezza.
Domenica,
dopo una visita ufficiale al Palazzo Vecchio, dove con un cicerone d’eccezione
abbiamo potuto visitare i meandri più nascosti di questo magnifico palazzo
storico, sotto una pioggia battente si arriva al momento dei saluti.
Il cielo
piange insieme alla Gialla Compagnia.
Ma sono
lacrime dolci, queste.
Ci siamo
incontrati, provenendo da i più disparati angoli del vecchio continente.
Sconosciuti, riuniti solo dallo spirito di condivisione e di avventura di due
amici, che hanno voluto credere nella forza dei cuori degli esseri umani.
Siamo
partiti, ognuno con il proprio ruolo, più di una settimana fa da Bologna. Ed
ora, qui in Piazza della Signoria, mentre ci abbracciamo tutti insieme, sotto l’acqua
che fa confondere le nostre lacrime, non possiamo identificare più chi è cosa.
Guide, video
maker, organizzatori, partecipanti…no, non esiste più distinzione.
Siamo cuori
che hanno deciso di sfidare le avversità… e abbiamo vinto.
La vita è
bella, amici cari!
A presto.