PERCHÈ, PRIMA O POI, UNA CURA LA TROVANO... MA NEL FRATTEMPO DIAMOCI UNA MANO PER NON PERDERCI NELLA NOTTE

lunedì 5 settembre 2011

SOCIETA' CIVILE E TRASPORTI SOSTENIBILI: UN MIRAGGIO

Il tema dei trasporti e degli spostamenti, quanto mai per un retinopatico, è di grande importanza!

Inutile nasconderci dietro un dito: siamo un paese  generalmente poco civile che mostra scarsa sensibilità e tolleranza nei confronti di chi non è "normalmente abile"... anche se poi, quest'ultima espressione lascia al solito il tempo che trova, visto il grado di stupidità medio del popolo italiano, ma questa è un'altra storia.

Premessa: io vivo attualmente in un paesino della provincia di Bologna che dista 45 km circa da Faenza, città in cui lavoro. 
Si, avete fatto i conti bene: sono un retinopatico che si deve sparare 90 km al giorno ma, almeno, sono quasi tutti di autostrada il che rende le cose nettamente più semplici e sicure.

Mosso dalla necessità di trovare un'alternativa possibile, sostenibile ed accessibile per recarmi al lavoro ho iniziato a consultare orari di bus e treni.

Quello che ho appreso non mi ha stupito più di tanto visto che, appunto, siamo in Italia.

Il treno regionale che potrebbe fare al caso mio arriva a Faenza alle 8:15 del mattino; il Bus che collega la stazione di Faenza al luogo in cui lavoro parte dalla stazione alle 8:12, mentre la corsa successiva arriva troppo tardi.
Uno sfortunato caso, ne sono certo: siamo un popolo poco attento ma, in fondo, non crudele!

Visto che il treno precedente arriverebbe a Faenza alle 7:44, ovvero un'ora e quindici minuti prima dell'inizio del mio turno di lavoro, ho capito di non aver e tanta scelta: ho così contattato l'azienda che eroga il servizio di trasporto pubblico e il comune in questione. 

In fondo, stiamo parlando di 3 minuti di scarto su una rete bus non particolarmente complessa dato che Faenza, ad oggi, ha solo due linee urbane.

L'azienda dei trasporti in questione, l'ATM di Ravenna, mi ha risposto formalmente e in tempi brevi dicendo che al momento gli orari per il periodo estivo sono già stati definiti, ma che avrebbe comunque segnalato al comune di Faenza la cosa. 

Per sicurezza ho scritto al comune e all'ufficio del Sindaco: mica niente, ma volevo esser sicuro che la segnalazione arrivasse agli uffici preposti.

Beh sono rimasto piacevolmente sorpreso, al punto da farmi venire l'occhietto lucido: pochi giorni fa, nel pieno del caldo estivo, mi hanno chiamato dalla segreteria del comune di Faenza.

Una voce gentile mi ha rassicurato dicendomi che verrà creata la coincidenza treno-bus che mi permetterà di lasciare l'auto a casa e di muovermi con i mezzi pubblici: si tratta solo di attendere la pubblicazione degli orari invernali.

Che dire: sono contento, davvero tanto! 

Ci si riempie tanto spesso la bocca di belle parole, soprattutto a livello istituzionale, salvo poi non passar mai dalle parole ai fatti.
Stavolta le persone, con la loro attenzione e sensibilità, hanno fatto di un'istituzione una macchina al servizio del cittadino.

Un bell'esempio di civiltà!

Non appena avrò novità aggiornerò questo post! 


Questo era quanto scrivevo pochi giorni fa, entusiasta e felice per quanto mi era stato assicurato.
Oggi, invece, ho ricevuto la comunicazione formale e definitiva dal Comune di Faenza.
Si legge testualmente: "l'attuale  conformazione del servizio urbano di Faenza non permette di apportare in quella fascia oraria modifiche, anche minime. Ciò è dovuto all'esigenza di rispettare le coincidenze con la linea 1 degli autobus cittadini e al fatto che in tali orari la linea 2 effettua un percorso differenziato che rende molto più rigido il rispetto dei tempi di percorrenza."

Come giustamente commentava Moreno "manco fosse New York! Ci son solo 2 linee urbane..."

Seguono poi molti bla bla bla e in conclusione, dopo il gentile invito a prendere il treno mezz'ora prima o mezz'ora dopo, mi salutano cordialmente dicendomi che, chissà, in futuro se capiterà occasione cercheranno di sistemare la cosa.

Grazie per lo sforzo e, soprattutto, per le rassicurazioni telefoniche precedenti, a cui io da vero sciocco credulone ho dato credito.

Viva l'italia e viva la burocrazia italiana, ovvero le persone che la amministrano.

Nulla di irrimediabile, certo, perchè non concedo il lusso a tali istituzioni di togliermi il sorriso nè di ingrigirmi una giornata: resta solo la delusione di fronte a questa ennesima manifestazione di quel che vale l'essere umano.






4 commenti:

  1. Caspita!
    Te pensa che non appena avevo letto il titolo del post, mi era già partito il dente avvelenato.
    E invece, ma guarda... una comunicazione cittadino-istituzione che funziona. Si, è vero, Faenza è una città piccola e quindi più "gestibile" e magari questi aggiustamenti per venire incontro alle esigenze dei propri cittadini sono più facili, però che c'entra in fondo... comunque sia è l'esempio di un'istituzione pubblica che avendo i mezzi per fare qualcosa, ha raccolto questi mezzi e si è impegnata a risolvere un problema, e soprattutto interfacciandosi direttamente con un singolo cittadino.
    Beh, è un gran bel segnale. Significa che c'è ancora speranza in questo zoppicantissimo paese?

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  2. Bel segnale si...alle volte mi sembra che l'umanità sia diventata così arida da preoccuparmi davvero!
    Bonm stiamo a vedere!

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