"... quello che l'uomo in fondo è sempre stato,
dai tempi in cui si rizzò in piedi:
un incauto infelice e insoddisfatto coglione.
Un coglione che non s'accorge di esserlo.
Quando sta bene, fa di tutto per rendersi la vita amara."
Mauro Corona - La fine del mondo storto
Chi avesse voglia, è un libro che si legge molto bene, e che fa una spietata analisi sull'essere umano lasciando poco spazio all'immaginazione.
Esiste anche in versione ebook e, qui sotto, in formato Audiolibro:
AUDIOLIBRO - La Fine del Mondo Storto Per chi non lo conoscesse ecco un paio di filmati che lo presentano per benino!
Siamo in tempo, siamo in tempo benissimo!
Si parte ogni mattina, da quello che resta!
Oltre ai video che hai postato, ne ho guardato anche un altro che era collegato a questi. Il tipo parlava ancora dell' "apocalisse" energetica che potrebbe capitare se finisse il petrolio.
RispondiEliminaAl di la dell'attuabilità del suo pensiero, ovvero che si reimparerebbe a collaborare e a vivere dell'essenziale, mi ha fatto impressione il fatto che, beh, l'eventualità che tutto il mondo così come lo conosciamo sia costretto a mutare di forma, è quello che mi sono augurato sin dai tempi in cui lavoravo con l'università.
Ma non per nichilismo, è anzi una specie di alibi che mi permetterebbe di scrollarmi di dosso tutte le paure che mi bloccano in questo momento. Come dire... ora non è più una scelta, ora posso farlo senza senza rimorsi o ripensamenti perché ora sicuramente è la scelta migliore.
E mi rendo conto, quindi, che il fatto di non riuscire a dare il la al cambiamento, è un impedimento completamente esterno al mio sentire. Mi serve solo l'alibi, la scusa giusta.
Vecchio è la stessa musica che cuona per tutti quelli che hanno questo sentire e questa sensibilità.
RispondiEliminaMe incluso.
Ed è abbastanza agghicciante, se ci pensi, dover attendere un elemento esterno che ti fornisca la scusa per fare, infine, quello che senti dentro.
Però finisse davvero la festa ci godrei come un maiale, perchè ci sarebbe davvero un ribaltamento delle classi umane e sociali, con quelli che son attualmente gli ultimi sparati in cima alla piramide umana!
I potenti, pieni di boria, di lussi e danaro diverrebbero improvvisamente impotenti e deboli come un monarca in democrazia. Non da meno gentaglia che deambula solo grazie a bombe di medicinali come il nostro signor B. finirebbero di ammorbare il mondo perchè le loro preziose medicine salvapelle non potrebbero esser piu prodotte!
Vabbè. ho voglia di sperare, tanto il petrolio non finisce.....almeno a breve!
Purtroppo.
Già.
RispondiEliminaE comunque, dicevo sopra, che non so quanto le poetiche previsione post bordello di Mauro Corona si attualizzeranno. Mi spiego: certamente ci sarebbe un periodo, forse anche abbastanza lungo, che vedrà favoriti coloro che sanno ancora creare qualcosa di utile con le proprie mani, che sanno coltivare e produrre cibo, ma è nella natura umana che qualcuno s'imponga su qualcun altro, e allora presto o tardi succederà nuovamente che i più "furbi" acquisiranno potenza e ricchezza (di qualunque ricchezza si tratti) e inizieranno ad imporre nuovamente il potere sui propri simili, sfruttandone l'operato a proprio principale vantaggio, creando disuguaglianza e sudditanza.
Lo so, non è un bel pensare, ma la storia ci ha insegnato che non si può ragionare con la mente del singolo, con il sentire di una persona illuminata. L'umanità è un'entità collettiva che funziona secondo meccanismi ripetitivi e riscontrabili nel 99,99% di tutte le comunità del mondo. C'è chi comanda e chi obbedisce, chi produce e chi sfrutta. Non sarà così automatico che la piramide si ribalti o che, addirittura, l'uomo pensi a se stesso come parte di un gruppo da proteggere e sostenere, collaborando per il bene di tutti.
Queste utopie sono note, il comunismo, nella sua radice marxista ed engeliana, ipotizzava proprio comunità utopiche di questo tipo, dove ognuno dava secondo le proprie possibilità e ognuno riceveva secondo ciò che gli si poteva dare. E non ha mai attecchito, nemmeno in un periodo in cui l'occidente capitalista era ancora in fase di costruzione e pertanto non così radicato nella società. Negli stati, poi, in cui lo si è visto al potere, si è subito trasformato in una dittatura, anche laddove era nato con i migliori intenti, perché la gente non ci sta ad essere tutta uguale, c'è sempre qualcuno che vuole essere più uguale degli altri e per reprimerlo si è usata la forza, che è la risposta peggiore che può dare chi crede in un progetto così democratico.
100% AGREE! Il rovesciamento della piramide è solo un mio sogno/desiderio, null'altro. Mi rendo ben conto che è la natura dell'uomo a cacciarlo nei guai in cui puntualmente si trova e in cui si è storicamente e ripetutamente trovato. Corona nel suo romanzo calca proprio il percorso da te rappresentato poc'anzi, visto che l'uomo per natura, passata la burrasca in cui mettte da parte il suo io per il bene collettivo, torna ad essere l'insaziabile sciocca insulsa bestia avida che è sempre stata.
RispondiEliminaAlle volte, il fatto che la vita sia altalenante nelle sue fasi di gioia e dolore mi pare voglia assolvere alla necessità di contrastrae questa caratteristica dell'uomo. Perchè a quanto pare l'uomo impara solo a bastonate, ma troppo rapidamente si dimentica del dolore inferto dai colpi presi e torna puntuale a sbagliare di nuovo.
Si potrebbe concludere che siamo senza speranza,ma forse si tratta solo di progredire ancora, di crescere in quanto specie.
Si, è possibile.
RispondiEliminaLa Montalcini, in una puntata dell'anno scorso di Che Tempo che Fa, parlava, non proprio chiaramente a dirla tutta (ma avessi io la sua testa alla sua età...), di come l'uomo sia ancora dominato dalla sua parte emotiva (paleocorteccia) piuttosto che dalla sua parte razionale e più evoluta (neocorteccia). Gli stimoli, elaborati sottocoscienza, dalle strutture sottocorticali, in effetti hanno un'influenza non trascurabile sulle azioni ragionate e coscienti messe in atto dalle strutture frontali e prefrontali.
Ma è un bene o un male?
Vediamo se riesco a spiegarmi... se io fossi totalmente razionale, non potrei agire secondo l'impulso di emozioni violente e sicuramente negative, come la paura. Ma non potrei agire neppure sotto l'ifluenza della compassione o dell'amicizia. Agirei solo secondo la logica.
Quindi, temo, l'eccesso di razionalità porterebbe, per esempio, a liberarsi di ciò che ha un costo per la società (vedi petizione sopra che ho firmato molto voletieri), a bloccare definitivamente la ricerca per malattie rare e colpiscono pochissimi individui tra la popolazione mondiale, a vietare i prestiti ai paesi sottosviluppati, ad agire, insomma, senza sentimento alcuno. Né negativo né positivo.
Già c'è troppo cinismo, e un aumento della sola razionalità, come invocato dalla Montalcini (anche se lei lo intendeva tutto all'opposto, ovvero come abbandono dell'egoismo), temo porterebbe solo ad un inasprimento proprio di questo cinismo. Come dici tu, ci dovremmo evolvere come specie, ma in toto, ovvero sia con la nostra parte razionale che emotiva, concentrandoci sulle emozioni positive e abbandonando, atrofizzandole, quelle negative, retaggio di un istinto primitivo, che ancora ci fa ragionare come predatori e prede.
Fico, Vecc'!
RispondiEliminaE' proprio gustoso ragionare con te! Non solo davanti a un crepitante camino, ma pure via blog.
Questo è un lusso davvero!
Grazie!
Grazie a te per aver postato i video!
RispondiEliminaSi potesse ragionar di questo su altri blog o forum. Sarebbe un crescere collettivo.
E comunque... il crepitante camino mi manca un botto! :-D