PERCHÈ, PRIMA O POI, UNA CURA LA TROVANO... MA NEL FRATTEMPO DIAMOCI UNA MANO PER NON PERDERCI NELLA NOTTE

martedì 8 maggio 2012

Sesta Tappa : Sansepolcro - Badia Tedalda

La cena in solitudine di ieri sera mi stava abbacchiando. Il pecorino a pasta cruda accompagnato dal pane toscano sapeva di poco nella solitudine della mia fredda (per davvero!) camera di B&B in centro a Sansepolcro. Sono infatti rimasto solo perché da qui riprendo a camminare, mollando nuovamente le due ruote, per chiudere il giro a San Giuliano Mare.
Dando una controllata alle previsioni vedo che sono indicate schiarite nella notte, ma che soprattutto si attende di nuovo pioggia a Sansepolcro in mattinata. Non ho molta scelta, per cui decido di partire presto. Ma presto per davvero! Preparo lo zaino e sistemo tutte le mie cose, tenendo fuori giusto una boccetta di estratto di guaranà e pappa reale: assieme a una barretta ai cereali saranno la mia colazione.
Punto la sveglia alle 4:00 e mi metto a dormire gia vestito. Fa freddo in camera e così dormo caldo, ma soprattutto risparmio il tempo del vestimento. Quando suona la sveglia mi maledico, perché assonnato la mia idea mi sembra proprio idiota. Appena però il mio cevello arriva a regime riaggancio il perché di questa levata e, nel giro di 20 minuti, sono in strada.
Uscito dal centro aggiro le mura orientali e prendo per un viale di pini domestici. L'aria è cosi fredda e umida che nel naso fa quasi male inspirarla. Alzo la testa per cercare le ultime stelle che ancora cercano di resistere all'incombente alba, e tra la nebbia alta ne vedo alcune.
"Bravo!", mi dico ad alta voce, perché mi stimo per aver creduto alle previsioni meteo!
Al primo incrocio trovo un cartello che indica la direzione per Rimini e il Passo di Viamaggio: la strada che imbocco è la Marecchiese. Sento gia odore di casa. 
La gioia non dura molto perche' nel frattempo inizia a cadere una fine pioggerellina che in pochi minuti mi inzuppa la barbetta che, incolta, ricopre il mio viso.
Non mi sbarbo da quando son partito... 




Metto giu lo zaino, e non senza qualche imaledizione infilo la giacca mimetica e il poncho da pioggia. Sembro un Barbapapà in versione bosco.
Inizia a tirare la salita e dopo i primi tornanti comincio a sentire che mi sto bagnando anche sotto il poncho, ma è colpa mia. Sono accaldato e forse devo rallentare il passo.
Dopo aver camminato una mezz'oretta sento il primo rumore di motore a scoppio avvicinarsi. La scelta di partire a quest'ora ha anche il grosso vantaggio di aver poche auto tra i piedi. Sento che il veicolo che si avvicina è un Ape. Si ferma proprio alla mia altezza e dal micro abitacolo di lamiera nera fa capolino un signore sulla ottantina buona. "O dove vai cosi conciato?!", mi interroga con un marcato accento toscano. "Vado fino al passo a piedi.", gli rispondo io timidamente... "Cosi conciato? Salta su che ti do uno strappo. Io arrivo fino all'Aboca.".
Sarò sincero: ho accettato con piacere perché nel frattempo si era anche alzato un fastidioso vento e avevo la faccia zuppa. Monto sul cassone, poiché nella cabinetta c'è gia un passeggero: il cane del proprietario del mototriciclo. Tra l'altro avvicinandomi ho sentito che ringiava sommessamente... temeva forse di essere sfrattato.
In pochi minuti siamo allo svincolo per Aboca. Ho risparmiato circa 4 km e non mi dispiace nemmeno un po', perché oggi in tutto saranno 27-28 km fino a Badia. Saluto e ringrazio, ricevendo il benaugurante incoraggiamento del mio autista di fortuna: "Mica fare bischerate! Attenzione in strada!".
Riprendo a salire di buon passo e con grande piacere vedo che le nuvole restano sempre piu' basse rispetto alle quote che man mano raggiungo. La luce del giorno inizia ad essere intensa e un tenue azzurro filtra dall'alto.
Sono circa le 8:30 quando arrivo al cartello del Passo e qui finalmente ecco il sole splendere sulle cime delle montagne, mentre volgendo lo sguardo sul versante toscano la intera vallata appare riempita da un mare soffice di nuvole. 





Faccio sosta spuntino, perché sebbene abbia piluccato snack vari durante la salita, ora ho proprio fame. Pasto del camminatore: pane toscano e formaggio di pecora a latte crudo. Per fortuna con questo pasto lo finisco, perché iniziavo ad esser stufo di mangiare pane e cacio. Faccio qualche foto nei dintorni. Su alcuni prati resiste ancora la brina, sebbene il calore del sole stia riscaldando le chiome dei pini neri e delle altre conifere, diffondendo nell'aria il profumo aromatico della resina.


Una cosa strana che noto sono i grilli: c'è la brina, fa freddo, è giorno, e loro son ancora li a cantare nella macchia. Valli a capire. Riparto.
Ora lo zaino picchia parecchio e la gravità torna a reclamare il suo, ma per fortuna ora dovrebbe essere tutta piana fino a Badia.
Il traffico, noto con fastidio, è ora più intenso e parecchi tir mi sfiorano sfrecciando come pazzi sul passo. Decido quindi di attraversare e di camminare contro mano, perché così son più sicuro e, soprattutto, il traffico è maggiore in direzione Rimini. L'aria si sta riscaldando e ora è decisamente dolce. Cerco i responsabili di questa fragranza ma, a parte qualche Acero e delle violette del pensiero, non vedo molto altro di "profumoso". Sarà che qui l'aria è talmente fresca e pulita che basta un fiore a far capolino per inebriare un prato intero. Dopo i primi km supero il fianco orientale del colle e finalmente vedo un panorama molto familiare. Il Sasso di Simone e di Simoncello si stagliano maestosi all'orizzonte.



Sebbene :-) molto molto lontani da qui, spiccano per la loro dimensione e forma squadata. Uno spettacolo!!! Poco prima di arrivare a Badia Tedalda arrivo a quello che, probabilmente, è il passaggio piu' pericoloso di tutta la mia scarpinata. Devo passare una galleria che, seppur breve, mi fa paura.


Entro titubante e scopro che per fortuna ha il marciapiede. Cammino cauto e al sopraggiungere dei vari veicoli mi fermo e li fisso. Fanno tutti un rumore tremendo, amplificato e distorto dal tunnel. Passano camion, furgoni, auto, ma in assoluto i mezzi che fanno il rumore più spaventoso sono i soliti SUV. Vabbé. Noto che i grilli continuano con il loro crì-crì insistente ma fuori orario e mentre insisto nel tentativo di dare un senso a questo insolito comportamento, giungo a meta. Sono le 11:00 e sono a Badia Tedalda. 





Spettacolo, ha detto.

12 commenti:

  1. Vecchio, very compliments per dove sei arrivato!
    L'organizzazione delle mosse che hai messo in atto è degna di un viaggiatore ed è così che lo si diventa: confrontandosi con la strada e cercando di volgere a proprio favore orari e meteo.
    Ora si scende, praticamente.
    Ma prima dlela fine dell'estate nelle zone di Badia ci torniamo assieme, che ti porto alle sorgenti del Marecchia. Buona serata!

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    1. Grazie per i compliments. In effetti e' stato un buon colpo, specie perche' oggi pomeriggio qui a Badia ha piovuto! Un discreto sghetto. Il maltempo pero' non molla, e da sabato mette male Temo dovro' cercare di arrivare x venerdi, sabato a pranzo massimo.

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    2. Ci torniam si qua! Da Badia si vede la lunga cresta dell'Alpe della Luna, e dire che e' magnifica non gli rende giustizia! Un giro alle sorgenti non vedo proprio l'ora di farlo!!!!

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  2. Lo immaginavo... ;-D
    Ma tranquilo, va bene così.
    Spero però che tu possa trattenerti fino a sera, sabato, per quella cosa di cui si parlava. A proposito, se vuoi pubblicare qualcosa in proposito, io un po' di mail le ho mandate e l'inizativa, in se, è attiva.

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  3. Grande Dona, soccia se hai macinato chilometri!
    Ma i complimenti maggiori te li faccio per quello che scrivi, hai la grandissima capacità di raccontare tutto quello che ti succede facendoci sentire lì con te e non trascurando contemporaneamente tutto quello che provi e che senti. Grazie, grazie e grazie perchè ci fai sentire vicini a te almento spiritualmente.
    Oh, come dice Morè sarebbe bello riportarti in zona per goderti con più tranquillità i posti in cui sei stato, anche Arezzo e Sansepolcro sono posti che meritano di essere visitati.
    A Sabato allora!!!

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  4. Ecco, sarà che la zona di appennino dove stai viaggiando mi è molto famigliare, ma sento i tuoi passi procedere più lievi, e questo nonostante le avverse condizioni atmosferiche.
    Sono convinto, che il seppur breve pezzo di camminata che hai fatto partendo quando non era ancora giorno, rimarrà fra i tuoi ricordi più belli di questa esperienza.
    Su, che stiamo preparando il tappeto rosso ...

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  5. E VABBE', BEATI VOI CHE FESTEGGERETE SUL TAPPETO ROSSO NON APPENA VEDRETE SPUNTARE L'EROE DI QUEST' AVVENTURA. QUI DI ROSSO C'E' SOLO IL THE ALLA NOCCIOLA CHE STO' GUSTANDO MENTRE LEGGO E MUOIO D' INVIDIA PENSANDO A TUTTO QUELLO CHE VERRA'.
    DONA, E' VERO...HAI LASCIATO UN SEGNO. ORA PENSA A COME PERPETUARLO PUBBLICANDO QUESTO VIAGGIO IN EDICOLA, CHE A FARLO GIRARE NEL WEB CI PENSIAMO NOI.

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  6. Si, Garci, in effetti anche se al buio ho camminato poco perche' il sole si e' alzato presto, e' stato piu che suggestivo. Sembrava di essere come un lupo solitario nella notte, camminando in quella atmosfera surreale. Furtivo nella nebbia del mattino. Bello, davvero. Grazie a tutti per le bellissime parole e per gli spunti. Lella, al rientro sfruttero' i ricordi ancora caldi per arricchire i racconti delle varie tappe. Vediamo poi cosme verra'! Relativamente al tempo, io non ci capisco piu niente. Oggi e domani dovrebbe esser sereno, ma qua a badia e' tutto nero... Boh.

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  7. Devo esser sinero. Al risveglio, dopo la tirata di ieri, polpacci li ho sentiti tirare! Boia se li ho sentiti! Stretching, ha detto. Vabbe' che ora e' tutta discesa.

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  8. Dona quando leggo i racconti del tuo viaggio mi commuovo ogni volta...sono fiero di lavorare accanto ad una persona così sensibile, generosa, altruista e dal cuore tanto nobile come il tuo....spero di rivederti presto....dai che ce l'hai quasi fatta, un abbraccio

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  9. Franz, che belle parole. Grazie di cuore. Come va li al lavoro? Vi state facendo in quattro per consentirmi di fare questo giro. E' un privilegio avere colleghi cosi, davvero!!!!!

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  10. Tutto bene caro, stai tanquillo che qui procede liscio, sei tu che ti stai facendo in quattro veramente e noi ti siamo vicini con tutto il cuore....

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