PERCHÈ, PRIMA O POI, UNA CURA LA TROVANO... MA NEL FRATTEMPO DIAMOCI UNA MANO PER NON PERDERCI NELLA NOTTE

domenica 14 agosto 2016

"Anche agli Dei Piace Giallo" - La Conclusione




“Tia, hay cosas en la vida que tiene que hacer. Esta es una de las!” 
Amador, Maggio 2016, Via Degli Dei.



L'ultima tappa di questa gloriosa ed emozionante avventura riprende dal cippo che ricorda i Sette Santi, che risaliti da Firenze crearono il Santuario di Monte Senario. Con una staffetta le auto hanno riportato da Bivigliano tutti i camminatori, fatta eccezione per me: insieme ad Elisabetta, infatti, dobbiamo andare alla stazione di Vaglia, per recuperare Elena. E' arrivata col regionale da Faenza e ci aspetta ansiosa di camminare con tutto il gruppo. Sono le 9:30 quando, incrociato il gruppo al Passo della Catena, ci mettiamo in marcia verso la nostra ambita destinazione. Abbiamo anche degli ospiti speciali oggi: una famiglia si è aggregata alla compagnia in cammino da Bologna. Il loro ragazzo ha la Malattia di Stargardt, e grazie al mio blog eravamo da tempo in contatto. E' per noi tutti un immenso onore poter avere queste persone vicino. Tutti possono essere utili a tutti, perchè è solo grazie alla condivisione che si affrontano le sfide della vita. E questo ha ancora più valore per un adolescente, che vive in maniera turbolenta la propria realtà di ipovedente. E come potrebbe essere altrimenti, in questa fase della vita così esplosiva, appassionata e intensa?

Però, non me ne vogliate, questa volta davvero vi lascio sulle spine.

In questa giornata ne sono successe davvero tante.  Ci sono stati momenti di gioia immensa e di commozione profonda. I cuori si lasciano andare quando sanno di poterlo fare, e vedere Firenze sotto di noi, raggiunto un promontorio sulle colline che ci separano dal capoluogo, da il via libera a tutti i sentimenti che abbiamo cercato di domare. 







Il nostro arrivo a Fiesole, tappa di chiusura ufficiale della Via dgli Dei, anche nota come “La Bologna – Fiesole”, è concomitante con i 100 km del Passatore, una maratona da Firenze a Faenza che ogni anno si svolge qui. Fiesole è blindata, e noi siamo esausti. Decidiamo di prendere un bus per evitare i danni ai piedi che gli ultimi 4 km di asfalto fino all’ostello potrebbero causare, ma il traffico è fermo. Improvvisamente il nostro bus, fermo in un parcheggio, si mette in moto. Corriamo per cercare di salire, ma bisogna fare i biglietti…e siamo 25 e passa persone.

Ed ecco che, ancora una volta, le persone e le istituzioni che rappresentano fanno la differenza. Intervengono due assessori del Comune di Fiesole, che ci avevano raggiunto in piazza per salutare il nostro arrivo. Fermano il bus ormai in marcia, e mentre una parla al conducente, l’altra va a comprare tutti i biglietti necessari. E lo fa di tasca propria. Onori a queste due donne!!!

Il resto è storia, amici miei.

La sera si festeggia al Circolo Culturale "Baragli" insieme ai ragazzi dell’Unione Italiana Ciechi di Firenze. Niccolò Zappi, nella persona del Presidente, ha organizzato la festa conclusiva dell’evento. Ci sono tutti, inclusi i nostri sponsor. Federica di FONDA è pronta ad accoglierci a braccia aperte!


Festa, emozioni e allegria sono il felice preludio di quello che sarà il momento più triste. Per tutti. Questa frase è zeppa di contrasti, ma non è così la nostra esistenza?

La nottata passa. Liscia per alcuni, intensa per altri. C’è chi festeggia la meta raggiunta, e fino all’alba resta al bar dell’Ostello 7Santi a bere. Beata giovinezza.


Domenica, dopo una visita ufficiale al Palazzo Vecchio, dove con un cicerone d’eccezione abbiamo potuto visitare i meandri più nascosti di questo magnifico palazzo storico, sotto una pioggia battente si arriva al momento dei saluti.



Il cielo piange insieme alla Gialla Compagnia.


Ma sono lacrime dolci, queste.


Ci siamo incontrati, provenendo da i più disparati angoli del vecchio continente. Sconosciuti, riuniti solo dallo spirito di condivisione e di avventura di due amici, che hanno voluto credere nella forza dei cuori degli esseri umani. 

Siamo partiti, ognuno con il proprio ruolo, più di una settimana fa da Bologna. Ed ora, qui in Piazza della Signoria, mentre ci abbracciamo tutti insieme, sotto l’acqua che fa confondere le nostre lacrime, non possiamo identificare più chi è cosa.


Guide, video maker, organizzatori, partecipanti…no, non esiste più distinzione. 


Siamo cuori che hanno deciso di sfidare le avversità… e abbiamo vinto.


La vita è bella, amici cari!


A presto.




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