PERCHÈ, PRIMA O POI, UNA CURA LA TROVANO... MA NEL FRATTEMPO DIAMOCI UNA MANO PER NON PERDERCI NELLA NOTTE

domenica 19 giugno 2016

Dalla fine al principio...


Ero in camera, a sistemare un po’ di documenti della camminata. Ho preso tutto il fascicolo dell'avventura, raccolto dentro una cartellina, ovviamente gialla. Patrocini, delibere comunali, mail varie.. stavo riguardando quei fogli quando ecco che  salta fuori all’improvviso lui: L'ATTESTATO.



E in quell’istante è stato come rendersi conto di essere definitivamente tornati alla realtà. Nei giorni successivi all’avventura ho sempre avuto una parte di me come spiritualmente distaccata dal corpo. Avevo la testa e un pezzo di cuore sui sentieri che una volta furono percorsi dai Romani. Più volte il profumo dolce delle ginestre odorose è stato rievocato dalla mia memoria, e puntualmente mi sono girato nella ricerca di quella cornice gialla fiorita che per tutto il viaggio ha circondato il gruppo di coraggiosi avventurieri che ho avuto al mio fianco.

Ripensando a quelle giornate sull’Appennino mi sono più volte chiesto se fosse stata tutta una bolla, quell’esperienza, o se la vera bolla in cui viviamo senza rendercene conto è il nostro quotidiano, a cui siamo oramai troppo abituati. 


Tante, forse troppe emozioni ho collezionato, infilando un passo dietro l’altro mentre seguivo le impronte dei miei nuovi amici Il ricordo che conserverò di questa avventura è il senso di grande libertà e serenità che mi ha pervaso ad ogni passo, in ogni minuto. Avevo intorno persone di nazionalità diverse, ma per tutto il tempo ho percepito la totale assenza di limiti spaziali. Tutti insieme uniti dalla stessa voglia di condivisione, alla scoperta delle nostre essenze. Mi sono sentito uguale ad ognuno di loro, pervaso da un senso di umanità che, temo, nel nostro mondo si sta perdendo sempre di più...

Insomma, eccomi finalmente a raccontare a tutti voi quei giorni intensi, veri, iniziando dalle presentazioni di chi ho avuto al mio fianco in questa magnifica impresa.




LA COMPAGNIA GIALLA
-
THE YELLOW FELLOWSHIP



Timo (Finlandia)

Kristinn & Kristin (Islanda)

Lima (Italia - Moldavia)

Bernard (Irlanda)

Jessica (Germania)

Maaike (Olanda)

Alberto (Italia)


Nicolas (Italia)

Gabriella (Italia)


LE GUIDE DEL CAI DI BOLOGNA sez. EST "MARIO FANTIN":

Fabrizio 

Elisabetta

Marco


Barbara
Andrea & Patrizia

 Marinella & Sergio

Lo Sherpa


I VIDEO MAKER:


Marco S.

Amador



GLI ORGANIZZATORI:


Dario & Donato


I MIEI ANGELI CUSTODI


Elena


Gimbo

IL GRUPPO
 






7 commenti:

  1. Dev'essere stata proprio una grande avventura. Che bello! Quando le persone si mettono insieme per partorire qualcosa di grande, i risultati vanno spesso oltre le attese. Complimenti a te e a tutti coloro che hanno partecipato.

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    1. Grazie Vecchio! Arriverò col diario, ma la vera essenza di quel che è stato si potrà un po' respirare dal documentario... le parole non sono abbastanza per raccontare che cosa è stato. In primis umanamente!!!!

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  2. BRAVI...BRAVI...BRAVI
    siamo orgogliosi di voi
    guai a voi se non lo rifate...vi vengo a prendere uno per uno...

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  3. La prossima volta vieni anche tu!!!! Sennò ti vengo a prendere io!!!! Ci tengo!

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  4. Bellissimo!!!!!!!!!
    Ho letto (velocemente) anche gli altri tuoi post a riguardo.
    Magnifico!!!
    Peccato non tutti possano prendersi una settimana di ferie a maggio. Ma quanto mi piacerebbe fare una cosa simile!
    Certo in agosto non è fattibile per il caldo!

    Tra l'altro questi tuoi articoli mi hanno rincuorato molto: vedo che siete autonomi, camminate anche su strade dissestate e potete godervi panorami e magnifici tramonti!
    Immagino che si formino dei rapporti molto particolari, generati da emozioni molto vere. Immagino che cerchiate di restare in contatto ancora, nonostante la distanza sia un problema.
    Leggo con piacere che siete anche dei bei beoni :D

    Mi fa molto piacere leggere di queste cose. Mi conforta molto, mi dà speranze e mi fa capire che anche nella merda c'è sempre un lato positivo. Le cose brutte della vita ,se non altro, almeno ti obbligano a vedere in modo più profondo, a badare di più alle cose davvero importanti e a farsi una risata là dove ,prima, ci saremmo incazzati.

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  5. Caro Andrea, hai fatto proprio centro. Come leggerai nei miei post, io affermo senza tanti mezzi termini che la malattia ha reso migliore la mia vita. Il perchè e il come lo scoprirai solo leggendo e ripercorrendo tutti i miei passi... se hai voglia e tempo, vai al primo post che ho scritto sette anni fa...e inizia a ripercorrere il mio tempo.

    La camminata è stata per tutti qualcosa di magnifico, di profondo. Pensa che C'era un partecipante totalmente cieco che, ad ogni sosta, si sedeva a terra, sondava con le mani il terreno e, appena trovato un prato ci si tuffava, rotolandosi, strisciando le guance sull'erba, strappando fiori e fili e mettendoseli addosso, e quando le rotolavano sulla pelle facendole il solletico rideva di cuore. Lei il panorama lo ammirava così, ad ogni tappa. E sebbene non abbia fatto neppure un giorno di allenamento propedeutixo al trek, alla fine la sua unica lamentela è stat "la prossima volta però fatelo piu lungo di solo una settimana, perchè ci avevo appena preso gusto che mi tocca di tornare a casa...".
    Capita l'antifona?

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  6. In merito al periodo è vero, Maggio è un mese perfetto per camminare ma pessimo per le ferie. Una quadra è difficile trovarla. Però io ho intenzione di organizzare delle escursioni week end per ipovedenti. Qui in zona, da venere a domenica...resta sintonizzato sul blog, così se organizzo lo vieni a sapere e magari si trova il modo di camminare assieme...
    Ti anticipo comunque che il prossimo Maggio qualcosa succederà di nuovo. Ma non dico altro. A breve dettagli sul blog.

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