PERCHÈ, PRIMA O POI, UNA CURA LA TROVANO... MA NEL FRATTEMPO DIAMOCI UNA MANO PER NON PERDERCI NELLA NOTTE

venerdì 11 maggio 2012

Ultima Tappa: Ponte Santa Maria Maddalena - San Giuliano di Rimini

Ci siamo. 
Oggi è il giorno.
Non vedo davvero l'ora di sentire il mare.
Il risveglio è ancora più sereno e dolce. Complice la serata davvero speciale passata ieri sera e la cena perfetta, mi sento davvero bene nonostante le mie gambe mi stiano comunicando di essere ormai al limite.

Fatta colazione, Sara mi accompagna a Ponte Santa Maria Maddalena, non prima di avermi fornito un "sacco pranzo" che consta di un panino bresaola e scamorza, un paio di belle fette di deliziosa torta salata e un cornetto al cioccolato. Ovviamente, accetto con gioia!!!!

Arrivati dove ieri ho lasciato la ciclabile ci salutiamo, promettendoci di non far passare altri tre anni prima di rivederci!

Mi incammino a cuor felice, salutando ad alta voce il fiume Marecchia, che mi accompagnerà con le sue acque fino al mare.
Mi avvio di passo svelto, perchè ho in cuore l'ansia di arrivare. Sono davvero esausto e stanco. Ho una voglia di tornare a casa che non si può dire....

La pista corre svelta, leggermente in discesa, ma il sole oggi picchia davvero duro! Cammino da circa un'ora e ho gia le braccia rosse. Oh, e io son scuro di carnagione, eh

Per fortuna c'è sempre il fiume alla mia sinistra, che rinfresca un pochettino l'aria.

Cammino a passo molto svelto. Ogni tanto chino la testa e guardo le mie gambe, pensando che mi stanno portando loro in giro e che il busto va davvero a rimorchio, perchè in effetti io sono sfinito e non ho coscienza del mio incedere, non comprendendo come ancora riesca a infilare un passo dietro l'altro. Percepisco la stanchezza ogni volta che capita una salitella davvero ridicola, che puntuale mi spezza il fiato. Saranno gli ultimi km più pesanti di tutto il viaggio.
All'ombra di un grosso pioppo mi fermo per bere un sorso di acqua, e ne approfitto per fare uno scatto al monte Titano.
Il sole splende alto, ormai dritto sulla mia testa. Proseguo un paio di km e poi mi appoggio su una panca per consumare le leccornie preparate dalla mia amica Sara.
Riparto, ma mi accorgo che ho un'espressione davvero tirata. Sono stanco, sfinito, e il caldo mi sta facendo sudare. Do fondo alla mia borraccia, esaurendo il primo litro e mezzo: ne resta un altro di litro, e poi dovrò cercare una fontana.
Non riesco a pensare. 
Sento solo che i piedi sono flosci dentro gli scarponi, per cui serro bene le stringhe intuendo di non potermi più fidare delle caviglie. Sento il cuore martellare nel petto, mentre respiro con la bocca aperta nel tentativo di rinfrescarmi, emulando i cani. Mi brucia la pelle delle braccia, rosolate al sole; mi pizzica ogni centimetro di indumento che indosso, tanto son sudato. Ma tiro dritto, anche se non so come diavolo ci stia riuscendo.
Ci sono parecchi ciclisti che mi superano, guardandomi a dir poco stupiti. Chissà como dovrò apparirgli, cosi carico, sudato e affaticato.
Nel frattempo, quasi inconsciamente, inizio a ridermela sotto i baffi perchè una folata di vento e il grido dei gabbiani annunciano la vicinanza del mare.

Tra di loro c'è anche un grosso airone. Che splendore.
Mi guardo intorno e vedo la macchia tipica della zona. Riconosco il timo in fiore, inconfondibile per il pofumo che emana! Normalmente ora avrei associato al profumo di timo qualche pietanza di mare, perchè ho una vera deviazione culinaria: riconduco spesso a qualcosa di edibile ogni stimolo sensoriale, ma ora non ci riesco. Son sfinito.


Continuo a incedere, quasi caracollando sotto il peso dei km macinati in questi 9 giorni, quando ecco che la mia anima viene scossa da un sussulto.
Accellero il passo, nonostante senta indolenzita ogni fibra muscolare delle mie gambe. Mi sembra di camminare nel fango, tanto mi pesa ogni passo, e sullo zaino sento come se ci fossero tre gibboni schizoidi che saltano cercando di piantarmi a terra come un chiodo. La gravità tira come un magnete potentissimo, ma un sorriso ancora più grande si stampa sulla faccia.
Vedo l'ultimo ponte sul marecchia!
E' l'ultimo ponte, l'ultimo ostacolo tra me e il mare.
Mentre faccio l'ultimo immenso sforzo per coprire la salitella che qui il sentiero fa, mi accorgo di avere un sorriso commosso, con le lacrime che mi rigano il viso impolverato. 
Scoppio in una fragorosa risata, senza potermi più controllare. 
Vedo il mare!!!!


Alcuni muratori, arrampicati sulla facciata di un palazzo in ristrutturazione, smettono di lavorare per voltarsi a guardare sto cretino che, carico come un mulo, ride camminando a stento sotto il sole.
Li guardo, ridendo sempre più foprte. Alzo la mano per salutarli e, smpre ridendo, gli urlo che non sono matto, ma che sto arrivando dal tirreno a piedi... che in un certo qual modo equivale proprio a dire che sono un vero pazzo furioso! 
Ma sono felice, un mondo felice!
Copro le ultime centinaia di metri quasi correndo, senza dar quasi peso ai bellissimi murales che adornano le case di questo tratto di lungo fiume.


Quando sono partito avevo davanti a me la Tuscia viterbeese; poi la verde Valdichiana mi ha accolto lungo il Canale Maestro, portandomi a fronteggiare un avversario temibile quale l'Appennino Tosco-Romagnolo; giunto al valico vedevo il Montefeltro sotto di me.... ora ho un azzurro e accogliente mare calmo davanti ai miei occhi.
Resto immobile un istante, quasi senza il coraggio di respirare. Ho l'anima in punta di piedi, gli occhi gonfi e il cuore che sta per scoppiare.


Mi guardo intorno, come a cercare tutti coloro che in questo lungo viaggio mi sono stati vicini, fisicamente e col cuore. Quasi vedo i loro visi, percepisco le loro esclamazioni di gioia... e mentre sento su di me il sorriso di Elena, estraggo dal mio marsupio la fiala contenente il mio testimone.


.

"Ciao Adriatico... ti presento Tirreno!"






9 commenti:

  1. Oggi mi volevi proprio far piangere...di gioia!
    Sono tanto orgogliosa di quello che sei riuscito a fare.

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  2. EG, NON IESCO A FERMARMI, NON VEDO NULLA DI QUELLO CHE STO' SCRIVENDO,MA SONO FELICISSIMA PER TE E DI POTER DIRE " DONATO E' ANCHE AMICO MIO". OGGI DAVVERO ERAVAMO TUTTI LI, AD APPLAUDIRTI E A GIOIRE CON TE. CI FOSSI STATA SUL SERIO UNA SPINTARELLA CON TUFFO ANNESSO NON TE LA LEVAVA NESSUNO. GRAZIE, E' STATO UN VIAGGIO MERAVIGLIOSO.

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  3. Grazie a voi!!! Il vostro supporto e' stato fondamentale. Davvero, GRAZIE!!!!

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  4. "Diobono dov'è che sarà a quest'ora? Chissà se è già sul molo di Sangiu?
    Dai, spostati!!! Ma guarda questo, proprio oggi un'ape al rallentatore in mezzo alla strada dovevo trovare. Uhps, la polizia... ehm..."
    Assumo sguardo compassato e aria serena.
    "Weeew, non mi hanno fermato. Dai, dai, non voglio perdermi l'arrivo del Donuccio. Chissà, forse gli mancano ancora due/trecento metri e posso urlagli da lontano -Fermati la, aspetta che ti raggiungo io!-, così magari possiamo davvero fare l'ultimo tratto, seppur davvero piccolo, insieme.
    Ma guarda te! Guarda questo come ha parcheggiato, oh! Col culo della macchina in mezzo alla strada! Manco avesse una smart, ha una Passat Station Wagon, stopppiiiiirla!"
    Oh, finalmente, è verde, svolto. Via Carlo Zavagli, la via di Sangiuliano Mare.
    "Dai, dai, dai che ce la faccio a beccarlo che non è ancora arrivato."
    Arrivo in fondo alla strada, vedo il molo alla mia sinistra, butto un occhio per vedere se lo vedo, nel mentre che non posso fermarmi per via delle macchina dietro di me e cercando nel frattempo anche parcheggio, che ovviamente non c'è. E neanche Dona c'è, mi sembra almeno.
    "Ok, mi tocca rifare il giro e parcheggiare un po' più lontano. Ce la posso ancora fare, comunque. Si, ce la posso fare!".
    Rifaccio il giro. Ecco di nuovo via Carlo Zavagli. Trovo un buco, è un po' lontano, è lo stesso.
    "Devo muovermi, dai, svelto!"
    Esco dalla macchina come se stesse per esplodere, acchiappo il marsupio con dentro portafogli, chiavi e cellulare.
    "Dai, forza Moreno che lo puoi beccare. Anche solo duece... , no, anche cento metri, mi accontento! Giusto per dire che ho preso parte anche fisicamente ad una delle imprese più importanti della vita di una delle persone più importanti della mia di vita. E' mi' fradel ad furlé... Devo correre. Muoverm...", driiiiiiiinnnn!, "Pronto?!"
    "Oh, vecchio, il Blue Bar è quello che si vede qua all'angolo col molo?"
    "Eh?", capisco che mi sono perso l'arrivo, porcavacca. Vabbé, "Si, vecchio, è quello li, comunque arrivo subito!"
    "Ok, salut!"
    Chiudo la linea e comincio a correre come un pazzo, cercando nel frattempo di chiudere il marsupio con dentro il cellulare. Ma s'inceppa la zip, il correre crea sussulti, l'accoppiata della cose non si rivela molto furba e il contenuto del marsupio ancora aperto vola in strada.
    Il cell s'è aperto in due. "Mapppporc......!"
    Vabbé, amen. Richiudo il paziente elettrodomestico che non cade per la prima volta, sperando che ancora una volta funzioni, richiudo il marsupio. Ricomicnio a correre.
    Ecco il Blue Bar. Lo passo correndo, con la faccia da pirla e gli occhi lucidi. Vedo finalmente un robo arancione, con appeso alla schiena un grosso sacco verde. Diobono il Dunuccio! Alzo le braccia al cielo, mentro passo davanti al bar e ai clienti dello stesso, seduti fuori, che mi guardano un po' strano. Imbocco la piccola rampa che porta sul piccolo molo. Mi trovo poco dopo una piccola ringhiera davanti. Dovrei aggirarla. Troppo tempo, non si può. La salto in modilità Oliocuore e... mi riesce!!! Incredible!
    Finalmente sul molo. Ancora braccia al cielo. E' arrivato il Donunccio. E' arrivato! Non so cosa dire. L'abbraccio.
    "Occhio vecchio, che puzzo come un gatto morto.", dice lui.
    "Nonmenefregauncazzo!", ribatto io.
    Vorrei dire un vallo di robe e naturalmente non me ne esce mezza. A parte un patetico "Grande...".
    Ma, per fortuna, Donato ha l'idea migliore di tutte per celebrare l'arrivo e l'incontro... "Birretta?"
    "Di brutto!"

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  5. Ben arrivato vecchio!!!!
    Mi spiace non esserci stato al tuo arrivo, sono orgoglioso di te!
    Che bella la mia Sangiu in questo periodo!
    Un abbraccio virtuale in attesa di abbracciiarti per davvero!

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  6. Ragazuli.... Grazie!!!!!!!! Non mi avete mollato un istante!!!!!!

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