PERCHÈ, PRIMA O POI, UNA CURA LA TROVANO... MA NEL FRATTEMPO DIAMOCI UNA MANO PER NON PERDERCI NELLA NOTTE

mercoledì 9 maggio 2012

Settima tappa: Badia Tedalda - Pennabilli

Sveglia con calma, colazione con cappuccio e brioches e si riparte. La nottata è stata di sonno profondo, e non solo per via della stanchezza. Ieri sera mi ha raggiunto Luca, mio ex collega dei tempi della TIM nonché amico di vecchia data.
Per festeggiare la svalicata ieri sera mi sono concesso un vero lusso: crostini con i prugnoli e tagliata di vacca chianina con contorno di porcini fritti. Con sto po' po' di leccornie nella panza il sonno è stato davvero ristoratore. Prima di partire per Pennabilli metto mano alla cartografia della zona. Cerco una qualche possibilità di vie alternative alla sempre più trafficata marecchiese.
Usciamo dal paese seguendo il fangoso e scivoloso sentiero CAI 19, al limite della praticabilità per via delle piogge recenti. Dopo qualche centinaio di metri lo abbandoniamo per seguire lo stradello che aggira il Monte Cerreto e che per un tratto corre parallelo alla marecchiese. Pochi passi e già si sente la differenza.


Il trambusto dei veicoli a motore viene sostituito dal placido scroscìo del torrente Presale. Lo superiamo e ci allontaniamo dal suo greto, ma ben presto l'aria torna ad essere riempita dal suono dell'acqua. Questa volta è una poderosa cascata che, con la sua profonda voce, tuona possente!


Adoro le cascate. Sono una delle tante cose che amo profondamente e che, quando presenti, non manco mai di esplorare durante un'escursione. Le ritengo capaci di esercitare un potere terapeutico sull'animo umano. Hanno la capacità di svuotarmi all'istante la mente, azzerando tutti i pensieri, come per magia. Scacciano, con il loro potente tuono, tutti i prodotti della ragione, lasciando la pace di ascoltare la voce più profonda che viene dal cuore. E' come se, con la loro forza, riuscissero a scuotere cosi forte l'anima da scrollare via tutta l'inutile zavorra che quotidianamente ci mettiamo in spalla.
Proseguiamo, perché la strada è tanta, anche se tutta in discesa. Nemmeno un km dopo, mentre rispondo a Elena che mi sta chiamando al telefono, alzo gli occhi distrattamente al cielo e faccio l'incontro piu' emozionante di tutto il viaggio. Un'aquila volteggia sulle nostre teste, in prossimità della vetta che ci sta di fronte.
Un'aquila! Cioé, potete capire no? Inizio a sbraitare a bassa voce e indico a Luca la maestosa regina dei cieli. Lui, come un lampo, estrae la fotocamera e immortala l'incontro.


Un'emozione che occuperà la mia anima per tutto il resto del percorso. Passiamo vicino a un grande allevamento delle giganti vacche di razza chianina. Son davvero enormi sti bovini... ma, soprattutto, hanno una carne superba!
Tiriamo avanti e, dopo alcuni km, ci riportiamo sulla Marecchiese, proseguendo il viaggio tra mille discorsi. Camminare svuota la mente e lascia libero il cuore di parlare a voce alta. E' proprio il bello dell'incedere lento di chi cammina. Prima di avviarti pensi sempre "Oh, appena ci avviamo gli dico questo, gli chiedo quello, gli racconto quella storia..." e invece, puntualmente, ti vengono in mente cose remote e profonde che condividi con chi, passo dopo passo, macina strada con te. Questi sono veri assaggi di vita libera!

8 commenti:

  1. le tue parole mi aprono sempre più il cuore! la tua esperienza che ci fai condividere è straordinaria... fai tornare la speranza per giorni migliori... serve in questi tempi... continua! e... GRAZIE!

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  2. Che posso dire... Quello che mi dici va ben oltre il risultato che speravo di ottenere. Grazie, perche' queste parole sono una forza!!!!

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  3. Stai riempiendo molti cuori di speranza e molte anime di visioni piacevoli della natura e delle tue sensazioni. Hai davvero mosso qualcosa in tutti noi e, innanzitutto, in te stesso credo.
    Purtroppo mi ricordo fin troppo bene di come stavi quando per la prima volta hai capito con che bestia avresti avuto a che fare ogni giorno della tua vita. Bè posso permettermi di dire che, nonostante tutto, passo dopo passo stai mettendo un bel guinzaglio a questa bestia. anche se sarà sempre lì le stai impedendo di morderti l'anima. Ti ammiro tantissimo...

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    1. Hey metal bro'.... Cosi mi fai davvero commuovere! Grazie Ste'!!!!

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  4. C'è poco da dire oltre a quello che hanno detto Milena e Olmo, posso solo aggiungere che è davvero un privilegio poterti seguire.
    Provo a buttarla un po' sul ridere, ecco... se metti un paio di rotelle sotto gli scarponi sei a Sangiu in 4 ore! Nonostante la lontanaza da Elena e i disagi che so che ti trovi ad affrontare, come ti dicevo goditi questi giorni in mezzo alla natura. Stai facendo una roba memorabile!

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  5. In effetti due pattini ci starebbero! :-)

    Specie per sparagnare farica, perche oggi le mie gambe son proprio di legno! E' arrivato copioso l'acido lattico. Potere dell'asfalto?
    Alla brutta domani mi costruisco una zattera e scendo per il marecchia sfruttando la corrente! Che vi sembra??

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    1. Vecchio, fatti qualche bibbitone di sali minerali e streccia i muscoli prima di andare a ronfare e poi la mattina dopo prima di metterti in moto, un pelino dovrebbe migliorare la situazione. Comunque è stata sicuramente la salita di ieri, adesso che è tutta panura, anzi, discesa, vedrai che in poco si riassorbirà.
      Già stasera andrà parecchio meglio, ci scommetto.

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  6. ciao,quando mi avevi scritto che volevi organizzare una scarpinata ,non avevo immaginato una cosa tanto impegnativa come attraversare l'appennino,pensavo volevi organizzare una gita con degli amici,questa invece è una vera impresa ,altro che mettersi alla prova.Corro in avanti e butto li un'idea proposta, quando avrai concluso, ti sarai riposato e avrai tempo credo che a molti farà piacere la ricetta con gli asparagi ,inoltre ci sono molte erbe e insalatine che hai nominato che non conosco ,non so se si è capito,ma sto proponendo per il tuo futuro libro anche una sezione con ricette semplici e piene di vitamine, magari senza cotture che distrugono tutto,inafiate da olio e accompagnate con del buon vino.Dalle prime volte che hai scritto sul forum di ATRI ho subito pensato che eri una persona con tante potenzialità,l'essere umano ,a mio avviso è questo,è un qualcosa sempre in divenire e che via via scopre se stesso e deve anche scoprirsi agli altri ed è nella condivisione che diventa immortale ,perchè qualcosa di sè e della sua energia passa agli altri e viene continuamente scambiato con gli altri,ogni azione ed esperienza se condivisa arrichisce noi stessi ma arrichisce anche gli altri.Mi sono messa a fare della filosofia ,ma questa impresa ha anche un approccio filosofico.

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