PERCHÈ, PRIMA O POI, UNA CURA LA TROVANO... MA NEL FRATTEMPO DIAMOCI UNA MANO PER NON PERDERCI NELLA NOTTE

martedì 21 gennaio 2014

La prima recensione!

Che dire...vado fiero di quel che ho fatto, sapendo che sono riuscito a trasmettere quanto avevo in cuore...
Grazie per le bellissime parole!



Finalmente la notte è stata clemente e mi ha fatto concludere questo libro/regalo. Mi ha stupita e lasciata senza fiato. Breve, semplice nella narrazione ma intenso e serrato nel ritmo, come il cammino di colui che lo ha scritto. Non posso racchiuderlo nei canoni del romanzo o del racconto. Sono pagine che definirei autentiche, oneste, senza particolari velleità letterarie, ma proprio per questo preziose , perché cariche di emozioni, di odori, di sapori che quasi si sentono sul palato, di fatica fisica e soprattutto di un'immensa voglia di vivere. Ma di vivere veramente. L'autore, Donato di Pierro, dopo aver scoperto di essere affetto da una grave patologia retinica, la Stargardt, decide di intraprendere un viaggio a piedi, per far "finalmente incontrare due eterni amici che ancora non si sono conosciuti. Ciao Adriatico...ti presento Tirreno!" 
Questo percorso sarà non soltanto una distanza fisica tra i due mari,ma un'inaspettata avventura dentro se stesso, la natura che lo circonda e le difficoltà che la patologia comporta.
Assolutamente da leggere. 
Perché fa bene all'anima. 

Perché fa sentire il mondo attraverso sensazioni diverse da quelle visive, dando spunti ben più profondi di riflessione. 
Perché è talmente ben dettagliato che fornisce un suggerimento di viaggio con tanto di itinerari, ristoranti, BB, osti rudi ma dall'indole buona e viandanti folli che viaggiano all'alba su un Ape con un cane incazzato nero.
Perché, alla fine, ti fa voglia di prendere uno zaino e partire, per poter dire "l'ho fatto anch'io"...
(E non per ultimo perché tutto il ricavato andrà in beneficenza alla ricerca sulle malattie retiniche...)

A.D.

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