PERCHÈ, PRIMA O POI, UNA CURA LA TROVANO... MA NEL FRATTEMPO DIAMOCI UNA MANO PER NON PERDERCI NELLA NOTTE

giovedì 24 febbraio 2011

VITAMINA A e LIPOFUSCINA

Invest Ophthalmol Vis Sci. 2008 Sep;49(9):3821-9. Epub 2008 May 30.

Accelerated accumulation of lipofuscin pigments in the RPE of a mouse model for ABCA4-mediated retinal dystrophies following Vitamin A supplementation. Radu RA et al - Department of Ophthalmology, University of California at Los Angeles School of Medicine, Los Angeles, California, USA.


CONCLUSIONS: Vitamin A supplementation should be avoided in patients with ABCA4 mutations or other retinal or macular dystrophies associated with lipofuscin accumulation in the retinal pigment epithelium.

[Traduzione]
CONCLUSIONI: La supplementazione di Vitamina A dovrebbe essere evitata nei pazienti con mutazioni di ABCA4 o portatori di distrofie maculari o retiniche associate a presenza di accumuli di Lipofuscina nell’epitelio pigmentato retinico.

Si conclude con queste parole l’articolo pubblicato dai ricercatori del dipartimento di Oftalmologia dell’Università della California.
C’è da aggiungere altro?
La Vitamina A è un prezioso MICRONUTRIENTE, e per tanto non deve mai mancare al nostro organismo. Nei soggetti portatori di mutazioni del gene ABCA4 o affetti da distrofia maculare o retinica non è il caso di ricorrere all’assunzione di integratori contenenti Vitamina A e Beta Carotene. Bastano le fonti alimentari.

Ad avvalorare questa tesi, oltre alle evidenze scientifiche e sperimentali citate dall’articolo, ci sono i dati relativi al trattamento con FENRETINIDE. Questo farmaco è un analogo sintetico del Retinolo: ha la capacità di rompere il legame tra Retinolo, appunto, e la proteina carrier (RBP) che ha la funzione di trasportalo nel sangue e ai tessuti.
Venendo a mancare tale legame ci sarà meno Retinolo circolante e, quindi, alla Retina arriverà meno Vitamina A.

Da uno studio su animale, in cui si somministrava Vitamina A ad alte dosi, il trattamento con Fenretinide ha evidenziato un netto rallentamento nella velocità di formazione e deposito della maledetta Lipofuscina. La conferma si è avuto contro placebo!

Insomma, è una prova del 9 se vogliamo.

Gli studi sono in corso, in diverse università nel mondo. Nell’attesa di altri risultati e di applicazioni all’uomo cerchiamo, come sempre, di conservare le nostre macule e retine meglio che possiamo.

PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19478335
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16303925

4 commenti:

  1. ho una domanda strana:"è possibile che nella stargardt a causa del mancato recupero della vitamina A si verifichi una carenza nel sangue di questa vitamina, con conseguenti disturbi associati all'ipovitaminosi per la A? Eventuale supplemento potrebbe dare luogo ad accumoli o andrebbe a compensare la carenza? Ci sono a vostra conoscenza cause conosciute di carenza di vit.A in persone giovani con dieta equilibrata?

    RispondiElimina
  2. Cara Maddalena... io l'ho sempre detto che meriteresti una cattedra accademica quale "cultrice della materia". Hai esattamente fotografatoquanto ho già tentato di ipotizzare assieme allo stesso Sodi. Una volta, forse lo ricorderai, lanciai un piccolo sondaggio chiedendo ai vari retinopatici (Stargardt in primis) di riferirmi se avessero problemi dermatologici o cutanei. Questo perchè assieme alle mutazioni di ABCR si osservano sia alterazioni della elongazione degli acidi grassi a catena lunghi, sia difetti metabolici riconducibili a sintomatologie paragonabili ad alterazioni dei livelli di Vitamina A. La Vitamina A, infatti, regola tra le altre molte delle funzioni di omeostasi della cute... il turnover cellulare, la garanzia delle condizioni eudermiche, insomma, potrebbe centrarci eccome.

    Ma queste cose pare che appassionino solo noi due, cara mia.

    Pensa che in occasione del nostro incontro (unico) con il CS a Roma, diedi a Falsini un articolo che avevo trovati da tempo...e che parlava di una pianta, capace di antagonizzare il trasporto del retinale dal fegato alla periferia...e quindi anche agli occhi. Un farmaco naturale, già impiegato ma per altre indicazioni. Io per un po' l'ho anche testata su di me, ma la sua efficacia era tale da causarmi una marcata cecità notturna. Secondo te qualcuno dalla comunità scientifica mi ha mai considerato?

    Eppure stanno sviluppando derivati della fenretinide, e altre molecole usate in passato in ambiti più critici (oncologia), da destinare al disaccoppiamento delle proteine trasportatrici del retinale...a scopo preventivo per l'accumulo di lipofucsina.

    Che devo dirti...il rammarico iniziale ora si è trasformato in repulsione. Inizio ad averne abbastanza, e direi che si è capito no?

    Comunque, questo tuomessaggio mi ha riempito di gioia. Gioia personale, perchè vuol dire che non sono così scoppiato di testa, ne che quello che ipotizzo o scrivo sia così inutile o fuori da ogni dimensione concreta.

    Grazie di cuore!
    D

    RispondiElimina
  3. Salve ho una domanda,

    Io sono affetto da una distrofia maculare pseudovitelliforme.

    Uno degli oculisti da cui sono andato mi ha prescritto un integratore che si chiama MIORET che è a base di Esperidina, Mirtillo, antocianosidi, tacete, Luteina, Rodiola, Salidroside, Vitamina E, Zinco.

    Posso prenderlo o rischio di fare aumentare l'accumulo di Lipofuscina ?

    VI ringrazio per qualunque risposta.

    RispondiElimina
  4. Salve Giacomo. Il preparato non contiene vitamina A, ma per la sua efficacia e sicurezza la risposta è funzione della patologia. con la Stargardt i dati in letteratura dicono di evitare la supplementazione di vitamina A, per la sua distrofia, invece, non ho elementi per potermi esprimere. Il suo oculista di fiducia è la figura più i dicata allo scopo.

    RispondiElimina

Translate