tag:blogger.com,1999:blog-5899752581496240595.post2676823743747064568..comments2024-02-07T03:35:58.805+01:00Comments on STARGARDT... e dintorni.: Depurazione autunnaleDonuzzohttp://www.blogger.com/profile/08443368973083930635noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-5899752581496240595.post-65624856096344730792016-05-10T22:06:31.254+02:002016-05-10T22:06:31.254+02:00Gentilissimo Paolo,
la ringrazio innanzitutto dell...Gentilissimo Paolo,<br />la ringrazio innanzitutto delle sue puntuali osservazioni.<br />Sono venuta a conoscenza della terapia chelante con EDTA qualche anno fa perché proprio un’amica, affetta da una patologia rara che colpisce i neuroni effettori, si era rivolta presso un centro medico per questo trattamento. Le avevano infatti riscontrato alti livelli di alluminio del sangue. Inizialmente aveva notato dei miglioramenti, che si sono poi arrestati nel tempo. Purtroppo, i meccanismi di queste malattie non sono ancora ben noti, e tutti gli approcci a mio avviso sono di tipo sperimentale.<br />Non c’è dubbio che accumuli di metalli siano legati ad effetti deleteri sulla salute, basti pensare agli studi sulla relazione tra alluminio e patologie neurodegenerative, sempre più frequenti e più premature. Quello che dovremmo davvero chiederci è: da dove arriva questa contaminazione? Dal cibo e dalla sua maniera di conservarlo? Dall’esposizione ambientale o agenti xeno biotici, compresi farmaci, vaccini, etc.? Oppure il nostro organismo, sottoposto a tanto stress, non è più in grado di depurarsi e detossificarsi? A mio avviso, dovremmo già per sola via cautelativa, evitare l’uso di alluminio (non ce ne rendiamo conto, ma si trova ovunque!), e curare la nostra alimentazione in maniera prioritaria, perché da questa deriva principalmente la nostra salute.<br />Sicuramente un effetto dei metalli è la produzione di specie radicaliche e quindi danno ossidativo. Da qui l’importanza di assumere cibi protettivi, con spiccate proprietà antiossidanti.<br />Per quel che riguarda gli alimenti chelanti, avevo sentito parlare della promettente zeolite, e delle note proprietà dell’aglio. E’ uno spunto interessante da approfondire.<br />Relativamente alla preparazione di ricette, bisogna considerare che le persone affette da debolezza visiva potrebbero avere altre concomitanti patologie, e quindi considerare solo alimenti sicuri. In ogni caso, ritengo difficile poter censire le persone coinvolte, se non trovando un centro di ricerca interessato a tale sperimentazione. Le aziende farmaceutiche finora hanno sempre snobbato se non ostacolato approcci di questo tipo, perché non di loro diretto interesse. Tuttavia, con la crescita del settore degli integratori, queste sperimentazioni potrebbero avere la giusta spinta economica per produrre dei risultati concreti.<br />Mi prometto comunque di approfondire l’argomento e ritornare presto con un post al riguardo.<br />ElenaElenitahttps://www.blogger.com/profile/00206645622545705394noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5899752581496240595.post-59724613738244497182016-05-06T17:53:51.347+02:002016-05-06T17:53:51.347+02:00Gent.ma Dott.ssa Elena, nel blog ho letto del risc...Gent.ma Dott.ssa Elena, nel blog ho letto del rischio che i metalli pesanti (magari contenuti nei vaccini) possano essere coinvolti con le debolezze visive<br />allora ho cercato terapie eventuali e, a parte le chelazioni da effettuarsi sotto stretto controllo medico, ho letto che anche una serie di rimedi o alimenti di origine e uso soprattutto orientale possono aiutare in un' eliminazione lenta ma costante degli eventuali eccessi di metalli<br />le notizie le ho trovate in questo link<br />http://www.progetto-aurora.it/?p=456<br />ma immagino qunti ce ne possano essere<br /><br />cosa ne pensa se si raccogliessero delle ricette, suddivise magari in primi piatti, secondi, contorni e financo dolci che potrebbero essere alternati nella dieta di persone con debolezza visiva?<br /><br />e se si riuscisse anche a censire le persone interessate e applicate a seguire questa dieta "salvaluce", si potrebbero persino documentare gli eventuali effetti positivi nella prevenzione del danneggiamento visivo<br /><br />troppo? ma non ci sono già gli integratori con luteina o acidi grassi o zafferano.....? e se si aggiungesse anche un' attività chelante? ho poi notato che lo zafferano in effetti avrebbe già di suo un' azione chelante dei metalli pesanti...magari palrano di attività antiossidante ma poi è quella chelante la chiave di tutto...o il campanello...<br /><br />ho scritto troppo...mi scusiAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/14008177387261864908noreply@blogger.com